Metamorphosis, Paola Tassetti. In mostra il lavoro della vincitrice della V Edizione del Premio Pannaggi / Nuove generazioni. 8-28 giugno 2023.

Opere che danno spazio ad una visione del mondo che ricostruisce l’antico potente nesso tra il microcosmo e il macrocosmo, tra l’uomo e la natura, l’arte e la scienza. La mostra Metamorphosis di Paola Tassetti, a cura di Loretta Fabrizi, offre un percorso artistico che nasce da una innata fascinazione e un approfondito studio sul tema della metamorfosi, quel mutamento della realtà dato dall’inesorabile trascorrere del tempo che è stato anche uno dei motivi letterari, artistici e filosofici più intriganti e indagati in ogni epoca storica. Nella sua ricerca di una nuova realtà in movimento, appare indispensabile all’artista il recupero del passato, scrigno di antichi saperi, di miti e di riti che permettano di percorrere con più consapevolezza le strade del futuro. L’artista prende dunque le mosse dai pionieristici studi di medicina di Andrea Vesàlio, dalle sue straordinarie tavole anatomiche, realizzate a Venezia dagli artisti della scuola di Tiziano Vecellio. Nascono così le sue Psicogeografie, tavole anatomiche e composite installazioni di frammenti e reperti che raccontano spaccati di metamorfosi fiorite sia sulle tele che nelle sculture.

Il Centro Luigi di Sarro, in collaborazione con il CeSMa (Centro Studi Marche) e in linea con la sua più che quarantennale attività di promozione di giovani talenti a livello nazionale e internazionale, accoglie anche quest’anno nei suoi spazi espositivi il Premio Pannaggi/Nuova Generazione 2022 V edizione, un’iniziativa dell’associazione “Amici di Palazzo Buonaccorsi” di Macerata a sostegno dei giovani artisti per la promozione dell’arte contemporanea nelle Marche e in Italia.

La Giuria composta da Paola Ballesi, Katiuscia Cassetta, Nikla Cingolani, Loretta Fabrizi, Paolo Gobbi, Marina Mentoni, Mauro Mazziero, Giuliana Pascucci, Massimo Vitangeli, ha assegnato il premio alla giovane artista civitanovese Paola Tassetti, con la seguente motivazione: “un’artista multidisciplinare e dai molteplici interessi che fa della sua arte uno stile di vita nell’incessante ricerca delle sorgenti del sapere e del fare, che trovano nella sapiente manipolazione della materia e delle forme la più alta espressione culturale”. 

Paola Tassetti (Civitanova Marche Alta, 1984) studia arte, si laurea in architettura e successivamente si specializza nella ricerca del paesaggio italiano. Continua la sua formazione artistica a Kyoto presso lo studio Tomohiro Hata Architect and Associates e a Londra allo Uncommon Studio Creative.

La sua attività multidisciplinare sperimenta i terreni di confine tra diverse scienze: biologia, botanica, tassonomia, anatomia, archeologia, antropologia, sociologia, psicologia e architettura.

Contempera l’interesse per il paesaggio con la ricerca sull’anatomia umana con cui alimenta la sua espressione creativa fatta di diari, disegni, installazioni site specific, pitture surreali, collage digitali, arte digitale, pittura materica, serigrafia, raccolte tassonomiche, installazioni seriali e performance dove il corpo diventa veicolo di sperimentazione e terreno di scambio tra l’interiorità e la realtà.

ATTRAVERSARECONFINI, un progetto di Karmen Corak, Fariba Karimi, Gianna Parisse e Claudia Hyunsook Son. Dal 15 Aprile al 13 maggio 2023 il lavoro di quattro artiste da Corea, Iran, Italia e Slovenia per volgere lo sguardo sul mondo di oggi e le sue aberrazioni.

Opening 15 Aprile h.18,00.

Quattro donne con storie di vita differenti, quattro artiste con radici culturali varie e stratificate, un lavoro corale che si affianca alla ricerca personale e interdisciplinare di ciascuna identificando così un percorso comune, nei temi, nella poetica e nel dialogo delle pratiche. Un progetto che spazia fra materiali e medium diversi, ma che ci restituisce un pensiero unitario sulla contemporaneità. 

ATTRAVERSARECONFINI è un dialogo creativo fra Karmen Corak (Slovenia), Fariba Karimi (Iran), Gianna Parisse (Italia) e Claudia Hyunsook Son (South Korea), che culmina in un grande muro composto di 273 opere, assemblate dalle quattro artiste secondo una trama di assonanze visive. 

Scrive Gianna Parisse a nome del gruppo: “Il progetto nasce dalla volontà di lavorare a più mani, di formulare un progetto collettivo, da parte di quattro artiste di differenti nazionalità, in un momento in cui separazioni, muri, guerre e violenze, annichiliscono il nostro quotidiano e tutto sembra precipitare nell’abisso.

Questo lavoro comune, al femminile, si e’ espresso con un manufatto collettivo che si compone di piccoli lavori su carta, manifesto emozionale di accostamenti e sinergie e nella presentazione di opere singole che in una dimensione più aderente al reale, si allineano alla necessità di difendere ciò che più è fragile. A partire dai nessi tra il dominio sulla natura e il suo sfruttamento e l’oppressione verso i fragili e verso le donne con la loro sottomissione”.

Il progetto è realizzato con il patrocinio dell’Ambasciata Slovena a Roma e il Centro di Cultura Coreana.

  Karmen Corak

Murska Sobota, Slovenia. Artista italiana che vive tra Venezia, Roma e Marsiglia. Ha studiato Arti                 Grafiche in Croazia e Conservazione e Restauro di opere d’arte su carta in Italia, Giappone e Austria. Presto la fotografia è diventata il suo mezzo espressivo, ha frequentato workshop con Rinko Kawauchi e Hans-Christian Schink. È stata invitata a mostre collettive e personali in Croazia, Francia, Germania, Giappone, Italia, Russia, Slovenia, Spagna, Ungheria e Stati Uniti, ricevendo premi internazionali in Fine Art Photography a Parigi, Malaga e Berlino. Sue opere sono presenti in collezioni pubbliche in Italia, Slovenia e Giappone. Ha sviluppato progetti espositivi di arte contemporanea per istituzioni pubbliche e private. La sua fotografia registra il flusso costante delle cose e dà loro un altro ordine di esistenza. La particolare scelta del supporto cartaceo ne esalta le qualità estetiche e la capacità di evocare un esilio dalla realtà e dislocarlo in altre sfere della percezione.

          Gianna Parisse

Roma, Italia. Architetto, artista e PhD in progettazione architettonica, fonda la sede romana dello Studio Archea, dedicandosi alla ricerca architettonica concepita sia da un punto di vista teorico che progettuale come relazione arte e architettura. Più recentemente si diploma in Pittura e si specializza in tecnologia dei materiali cartacei, all’ Accademia di Belle arti di Roma. Partecipa a mostre ed esposizioni in Italia e all’estero. Alle riflessioni sul paesaggio terrestre e celeste, sulle cartografie, sui fenomeni percettivi e fisici in cui siamo immersi, si affiancano trasformazioni, dissolvimenti, sparizioni di cose e natura, ovvero pensieri circolari tra vita e morte, tempo e memoria. I mezzi espressivi sono di volta in volta differenti, dalle carte ai colori naturali autoprodotti, alle immagini elaborate digitalmente, alla fotografia, alle riprese con lo scanner. Per quanto il medium carta, materia viva, sensibile, impressionabile, sia sempre presente. 

           Fariba Karimi

Tabriz, Iran. Dal 2009 vive e lavora a Roma. Si forma presso il liceo artistico di Tehran e si laurea in Pittura nel 2006 all’Università di Arte a Tehran. Si laurea in Pittura nel 2014 all’Accademia di Belle Arti di Roma. Dal 2003 partecipa a numerose mostre collettive e personali e diverse manifestazioni artistiche in Iran, in Italia e all’estero.La sua pittura astratta proviene da uno spazio profondo, da un mondo misterioso e nascosto, ai cui contenuti attinge attraverso la mediazione del segno. Veloce e incisivo. Ne deriva un racconto poetico, un linguaggio lirico che si configura in nuove forme e nuove scritture. Piu’ recentemente gli incisivi segni grafici e pittorici solcano le immagini fotografiche di frammenti del suo corpo, quasi a ricordare le cancellazioni che quotidianamente vengono inferte a diritti e donne iraniani. 

          Claudia Hyunsook Son

Seul, Corea del Sud. Laureata in Pedagogia dell’arte consegue la specializzazione in Educazione Artistica a Seul e la Laurea nel corso di Pittura presso l’Accademia di Belle arti di Roma, nonchè il  Master in Beni culturali ecclesiastici presso l’Università Pontificia Gregoriana. Partecipa a numerose mostre personali e collettive in Europa, Asia e Stati Uniti. Vive e lavora tra Roma e Seoul. La sua arte crea immagini nello spazio dove si incontrano la cultura dell’Occidente e dell’Oriente. Sperimenta la sua ispirazione interiore rinnovando le sue immagini  attraverso il tempo, la trasparenza e il vuoto, cosicchè il viaggio della coscienza vada avanti in un movimento tendenzialmente infinito.

Corpus. La ricerca fotografica di Samantha Marenzi. A cura di Simone Azzoni e Marco Rapaccini. 11 Marzo – 1 Aprile 2023

Vernissage 11 Marzo 2023 ore 18,00. La mostra è organizzata dal Centro Di Sarro con Grenze Arsenali Fotografici (Verona) e Officine Fotografiche (Roma). Samantha Marenzi, docente al DAMS dell’Università Roma 3, è specializzata in fotografia analogica e tecniche manuali di stampa. Corpus è un progetto in tre stadi di passaggio, tre tappe alchemiche, tre nuclei linguistici e materici che raccontano la relazione tra immagine e Butō, fotografia e danza, arti visive e arti performative.

“Ho sempre utilizzato soltanto la fotografia analogica, e con i progetti legati alla presenza e alla corporeità ho iniziato la mia sperimentazione sulle tecniche antiche di stampa. Un processo lento e lungo di creazione dell’immagine, organico ai tempi e ai silenzi del lavoro sul corpo, un corpus”.
In una relazione mai documentaristica tra scena e fotografia, l’immagine è parte del processo creativo come diagnosi e scansione del movimento, come traduzione linguistica, come partitura ritmica “nel” e “sul” nero.
Le immagini sviluppano il Butō del gruppo Lios, de La Maison du Butoh Blanc, ma anche quello che la Marenzi ha vissuto in Giappone seguendo Akira Kasai, un danzatore che ha partecipato alla fondazione del Butō e che ha poi attraversato le culture e le pratiche d’Oriente e d’Occidente. Frammenti di progetti esposti in numerosi eventi e foyer italiani si ritrovano a dialogare al Centro Luigi Di Sarro assieme ad inediti appositamente stampati per Corpus.
In mostra anche l’ultimo lavoro dell’artista con la performer Alessandra Cristiani, una trilogia di tre progetti per altrettanti spettacoli e mostre: uno dedicato a Schiele e realizzato in cianotipia, uno a Bacon e realizzato in polaroid, l’ultimo a Rodin in emulsione ai sali d’argento su carta e su pietra. “Le immagini costituiscono sia le sorgenti che le destinazioni delle tre performance. A ciascun assolo è legato un progetto fotografico che indaga le variazioni della sua corporeità sollecitata dall’opera dei tre artisti scelti e sperimenta le contaminazioni tra diverse tecniche. In tutte e tre le tappe abbiamo lavorato in collaborazione con Alberto Canu, che usa il digitale e riprende di solito gli spettacoli, in prova o dal vivo”. 

VAA 3°Edizione. La top10 dei finalisti proiettata all’UJ Arts Centre. Viaggio alla scoperta della scena artistica di Johannesburg per la vincitrice italiana Giulia Savorani che ha presentato il suo lavoro insieme a Liza Grobler che ha vinto la selezione per il Sudafrica.

Il 9 dicembre 2022 si è svolto il secondo evento di promozione dei lavori selezionati per la terza edizione dei VIDEO ART AWARDS. Seconda occasione di incontro per le due vincitrici Liza Grobler e Giulia Savorani e di promozione per gli altri 8 finalisti del premio dedicato alla video arte realizzato dal Centro Di Sarro con il supporto dell’Istituto Italiano di Cultura di Pretoria e del Consolato generale d’Italia a Johannesburg in Sudafrica e del Festival Grenze di Verona, in Italia.

Per Giulia Savorani è stata l’occasione di scoprire la vivace scena artistica di Johannesburg, per una settimana dopo l’evento di proiezione ha infatti, grazie al premio, potuto visitare musei, centri di ricerca, studi di artisti e gallerie oltreché luoghi storici e tradizionali del paese di Nelson Mandela scoprendone così anche la storia e l’attualità.

Le pieghe del vuoto, Giulia Fumagalli in dialogo con Aran Ndimurwanko è la mostra che conclude il progetto CL/PA – the travel realizzato grazie al sostegno dell’Italian Council (X Edizione 2021). Opening 19 Novembre 2022 ore 17-20.

Come raccontare due luoghi lontani dopo averne fatto un’intensa esperienza?
Quali forme possono assumere? Cosa in loro può essere considerato pieno?
Cosa, invece, vuoto? E come queste entità agli antipodi possono dialogare tra di loro?

Queste sono alcune delle domande che ruotano attorno a Le pieghe del vuoto, la mostra di Giulia Fumagalli (Carate Brianza – MI, 1990) in dialogo con Aran Ndimurwanko (Trento, 1991) che dal 19 novembre al 23 dicembre 2022 inaugura presso il Centro Luigi Di Sarro a Roma. Testo critico di Alice Vangelisti.

Si tratta di una selezione eterogenea di lavori frutto della doppia residenza di cui i due artisti hanno fatto esperienza durante la primavera, prima in Cile e poi a Panama.
Il risultato è così la loro visione personale e artistica di questi due luoghi, geograficamente vicini, ma completamente agli antipodi. Da un lato, il paesaggio cileno, visivamente aperto per via dell’immensa distesa desertica, che seppur vuota è in grado di innescare continue connessioni. Dall’altro quello panamense, visivamente chiuso per la presenza della giungla impenetrabile, che riempie gli occhi e la mente, sovrappopolandoli di immagini.

Due esperienze completamente opposte, che attivano vicendevolmente sensazioni di pieno e di vuoto, contrapponendoli ma allo stesso tempo facendoli diventare anche uno la conseguenza dell’altro. Così, concentrandosi sulle caratteristiche estrinseche e intrinseche di questi due luoghi, Fumagalli e Ndimurwanko ne danno una loro lettura. Se Fumagalli indaga due elementi naturali – acqua e aria – che si materializzano in installazioni leggere e poetiche in grado di evocare la loro presenza, Ndimurwanko plasma la terra, dando vita a dei lavori carichi di quotidiana ritualità.

La mostra fa parte del progetto CL/PA – the travel di Giulia Fumagalli, realizzato grazie al sostegno dell’Italian Council (X edizione, 2021), programma di promozione internazionale dell’arte italiana della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

ARP 8Edizione. Valona, Roma e Amsterdam le città coinvolte dall’itinerario della nuova formula PACK AND GO. Il programma ospita quest’anno 6 giovani provenienti da Belgio, Germania, Sudafrica e Italia che hanno vinto la residenza itinerante realizzata con il contributo del Maeci.

Un’opera che declini il contemporaneo da portare con sé in un bagaglio a mano. E’ questa la scommessa per 5 artisti e una curatrice vincitori del concorso ARP PACK AND GO.
Il programma di residenze del Centro Luigi Di Sarro è rivolto a giovani sotto i 30 anni e si realizza con il contributo Scambi Giovanili del MAECI e di altri partner. Un workshop itinerante tra Roma, Valona e Amsterdam per discutere e indagare la nozione di contemporaneo.

Cosa significa arte contemporanea, e soprattutto quanto e come la definizione di contemporaneo si può adattare al continuo mutare del tempo e della storia? Gli ultimi anni ci hanno posto di fronte alla necessità di riflettere sul ‘qui e ora’, cancellando d’improvviso quel senso di stabilità che era associato all’indicazione di epoca contemporanea, la “nostra” epoca contemporanea, pacificata e progressiva. Insomma la storia ci sta forse ponendo di fronte ad una nuova era? Sarà quindi un futuro sempre più sfuggente il nuovo contem- poraneo? E l’arte come dovrà rispondere a queste novità?

Sono questi i temi sui quali il programma di ARP intende dialogare. Si comincerà a Valona in Albania dove il Consolato Generale d’Italia ospiterà il primo incontro dei vincitori dell’Art Residency Project per un Meet up che si svolgerà il 14 ottobre, in occasione della 18° Giornata del Contemporaneo Amaci-Maeci.
A fare gli onori di casa Artan Shabani, gallerista e storico dell’arte, uno dei fondatori della Albanian Gallery of Arts che incontrerà la curatrice Veronica Budini e gli artisti Mpumelelo Buthelezi, Florinda Ciucio, Ama- lia Kuhlmann, Svenia Jarisch e Giampaolo Parrilla, accompagnati da Alessandra Atti Di Sarro, vice presiden- te del Centro Luigi Di Sarro. In mostra i lavori selezionati per il PACK AND GO che usciranno per la prima volta dai bagagli per accendere il dibattito.

Il gruppo poi farà rientro in Italia, a Roma, dove presso il Centro Luigi Di Sarro si svolgerà il workshop: 10 giorni intensi di incontri, lezioni, laboratori e visite a musei e luoghi archeologici per continuare a ricercare quel nesso che lega l’antico al moderno, il passato al futuro e collocare così la propria contemporaneità in una riflessione più ampia. A concludere il percorso della residenza le opere del PACK AND GO, al centro del dialogo durante il workshop, torneranno in mostra per interrogare il pubblico. L’appuntamento con questo secondo Meet up è per il 25 ottobre h. 12-19 al Centro Di Sarro, in Via Paolo Emilio 28.

Il gran finale si terrà ad Amsterdam, dove il gruppo sarà ospitato dall’Istituto Italiano di Cultura, per esplo- rare la città, i suoi musei e la sua storia. Il Meet up con il pubblico e la scena artistica olandese si svolgerà il 29 ottobre h. 11-15 in Keizersgracht 564, 1017 EM.

ARP è un programma di residenze artistiche, ideato e realizzato dal Centro Luigi Di Sarro, con il contributo del Ministero degli Esteri italiano e di altri partner. Per la sua 8° edizione ha promosso la formula PACK AND GO, ovvero la scommessa di ideare e creare un’opera che rappresenti la propria idea di contemporanei- tà e che sia trasportabile in un bagaglio a mano per permetterne la massima mobilità.

Partecipano a sostenere questa edizione il Consolato Generale d’Italia a Valona, l’Istituto Italiano di Cultura ad Amsterdam, Mediaaid Onlus e Rainbow Media NPO.

La giuria del concorso ARP PACK AND GO, che ha selezionato i 6 giovani da Paesi Europei, dei Balcani e dell’Africa Australe, era composta da Alessandra Atti Di Sarro, Simone Ciglia University of Oregon USA e Carlotta Sylos Calo’ Università di Roma Tor Vergata.

VAA ospite del GRENZE Festival a Verona. Proiezione della Top10 e premiazione della 3° edizione del Premio dedicato alla video arte fra Italia e Sudafrica alla Biblioteca Civica il 2 Settembre 2022.

La selezione delle 10 opere finaliste del VAA 3Edizione è stata proiettata in Sala Farinati alla Biblioteca Civica di Verona, presenti alcuni degli artisti e le due vincitrici, Giulia Savorani per l’Italia e Liza Grobler per il Sudafrica ospite del Festival di fotografia veronese, partner quest’anno del Premio ideato e organizzato dal Centro Di Sarro insieme con l’Istituto Italiano di Cultura di Pretoria.

L’Arena – quotidiano di Verona

ARP- Art Residency Project. Aperta la Call per l’8° Edizione del concorso dedicato a giovani artisti provenienti dai paesi EU, Balcani e Africa australe. Domande entro il 10 agosto 2022.

Cosa significa arte contemporanea e soprattutto quanto e come la definizione di contemporaneo si può adattare al continuo mutare del tempo e della storia? Gli ultimi anni ci hanno posto di fronte alla necessità di riflettere sul Hic et nunc, cancellando d’improvviso quel senso di stabilità che era associato all’idea di epoca contemporanea, la “nostra” epoca contemporanea, pacificata e progressiva. Insomma la storia ci sta forse ponendo di fronte ad una nuova era? Sarà il futuro quindi il nuovo contemporaneo? E l’Arte come saprà rispondere a queste novità?

Sei un giovane artista che desidera confrontarsi con altri punti di vista? Hai la capacità di creare un’opera che possa viaggiare con te e rappresentare la tua poetica in uno scambio di idee, tecniche e linguaggi? 

Partecipa alla CALL per il Talents Exchange PACK AND GO!

Il progetto ARP Talents Exchange PACK AND GO vuole mettere giovani artisti a confronto con la scommessa di ideare e creare un’opera che rappresenti la propria idea di contemporaneità e che sia  trasportabile ovunque in modo da permetterne la massima mobilità. L’opera presentata da ciascun partecipante verrà valutata da una giuria che selezionerà così 5 artisti/artiste vincitori. Parallelamente sarà selezionato anche 1 giovane curatore/curatrice che dovrà lavorare in dialogo con gli artisti creando il concept di un evento espositivo.

Il Talents Exchange PACK AND GO sarà quindi l’opportunità di riunire a Roma 6 giovani provenienti da Paesi Europei (UE), dell’area Balcanica e dell’Africa del Sud (SADC).

ARP-Art Residency Project è il programma di scambi culturali e formativi nell’ambito delle arti visive, ideato e promosso dal Centro di Documentazione della Ricerca Artistica Contemporanea Luigi Di Sarro, con il contributo di MAECI – Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e di Media Aid Onlus e con la collaborazione di Rainbow Media NPO. 

Cosa offre il programma:

I 6 vincitori del bando saranno coinvolti in una residenza formativa a Roma della durata di 10 giorni nei quali si svolgerà un workshop sul tema “Hic et nunc, il concetto di contemporaneo”, che prevede l’incontro con esperti e studiosi e un percorso di visite e attività presso musei e siti monumentali, al termine del quale si realizzerà l’evento espositivo che permetterà l’incontro e il dialogo con il pubblico nella sede del Centro Di Sarro.

Al termine del progetto, il Centro Di Sarro si occuperà di promuovere la mostra, frutto del Talents Exchange, preparata per il PACK AND GO. 

Chi può partecipare:

Possono partecipare alla Call giovani provenienti da Paesi dell’Unione europea EU, dell’area Balcanica e dell’Africa australe SADC, che non abbiano compiuto i 30 anni alla data del presente bando, in possesso di una buona conoscenza della lingua inglese, interessati a compiere un’esperienza di gruppo e disponibili a svolgere le attività previste dal bando nel periodo compreso fra ottobre e dicembre 2022. 

(IMPORTANTE: biglietti aerei, alloggio e accessi a musei inclusi nel programma, saranno garantiti dall’organizzazione, cibo e spese personali saranno a carico dei partecipanti. L’alloggio potrà prevedere stanze multiple.) 

Come fare domanda per partecipare:

La domanda redatta in lingua inglese va inviata via email entro il 10 agosto 2022, con oggetto ARP 8th Edition CALL, a progetti@centroluigidisarro.it , corredata dei seguenti materiali: 

  • Lettera di motivazione con dichiarazione di disponibilità alla partecipazione nel periodo ottobre-dicembre 2022, pena decadenza (in PDF); 
  • Scheda tecnica e immagini dell’opera proposta che può essere di qualsiasi disciplina artistica, purchè trasportabile in un bagaglio che rispetti le regole di un bagaglio a mano: 55x40x20cm peso  max 8kg, no liquidi e materiali infiammabili (in PDF)
  • Portfolio (in PDF); 
  • CV artista (in WORD) con specifica menzione del livello di conoscenza della lingua inglese;
  • Copia del passaporto in corso di validità e prova di residenza, se diversa dal paese di nascita; 
  • Certificazione/autocertificazione di vaccinazione COVID19 e accettazione regole richieste per il COVID19, in base alle norme vigenti in Italia e nei paesi di provenienza alla data dello svolgimento del progetto.

CL/PA – the travel. Il progetto di Giulia Fumagalli, realizzato con Aran Ndimurwanko, tra Cile e Panama è tra i vincitori di Italian Council 10 – Sviluppo dei talenti. Il viaggio si è svolto nell’ambito del programma di residenze La Wayaka Current. Il Centro Di Sarro, che è uno dei partners culturali del progetto, ospiterà in autunno la mostra conclusiva.

CL/PA – the travel è un progetto di residenza artistica nomade in ambienti naturali remoti e fra popolazioni indigene.

CL/PA – the travel si è svolto nell’ambito del programma di residenza presso @lawayakacurrent.
Il progetto è sostenuto da Italian Council (2021), Direzione Generale Creatività Contemporanea #DGCC, Ministero della cultura @mic_italia@creativita_contemporanea, con la partnership di Spazienne @spazienne e Centro Luigi Di Sarro @arp_art_residency_project

In un mondo scandito da tempi veloci, limitazioni e regole imposte dalla società, CL/PA – the travel rappresenta una possibilità di ritorno alle origini, ad un tempo personale e a nuove visioni possibili. Un archivio sul tempo, sulla forma e sui materiali. Una ricerca di confronto e dialogo con personalità artistiche differenti, che ad oggi viene sempre meno.

Il progetto di Giulia Fumagalli, che ha vinto l’Italian Council  Edizione 10 – Sviluppo dei Talenti, è costruito in collaborazione con Aran Ndimurwanko, artista trentino la cui pratica è legata alla cultura africana e all’utilizzo di materiali naturali. La necessità di affrontare il percorso in un confronto continuo con un altro artista nasce dalla curiosità di comprendere se pratiche formalmente e concettualmente differenti, inserite nella stessa situazione possano creare uno scambio che vada anche al di là del semplice dialogo.

CL/PA – the travel inizierà a comporsi di immagini, disegni, bozzetti, scritti e opere d’arte durante il percorso: la residenza La Wayaka Desert 26°S (Cile, Deserto di Atacama 5-26 Aprile 2022); l’itinerario in Cile nord (26 Aprile-4Maggio 2022); l’itinerario fra Panama e Panama City (5-9Maggio 2022) e infine la residenza La Wayaka Tropic 08°N (Panama, Arcipelago di Guna Yala 10-31 Maggio 2022) sviluppando una ricerca in dialogo con altri artisti, curatori e collaboratori del programma. 

Questo itinerario sarà l’occasione per esplorare nuove prospettive artistiche, per riflettere sulla situazione attuale del mondo, sulla propria posizione nel sistema sociale/relazionale e sulla questione ecologica. Un archivio in divenire, che prenderà forma man mano, con interventi di vario genere, il cui risultato potrebbe concretizzarsi in visioni e opere formalmente distanti o in lavori realizzati addirittura a più mani.

A conclusione del periodo di viaggio tutto il materiale raccolto confluirà in una pubblicazione, prodotta con il sostegno di Spazienne (Garbagnate Milanese), e le opere nate anche successivamente dalla maturazione dell’esperienza fatta saranno esposte in una mostra presso il Centro di documentazione della ricerca artistica contemporanea Luigi Di Sarro (Roma) fra il 15 Novembre e il 15 Dicembre 2022.

Abbiamo seguito le tappe del viaggio, sia qui sul sito che sul nostro IG @arp_art_residency_project, man mano che gli artisti ci hanno inviato aggiornamenti e anticipazioni. 

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IL RACCONTO di Giulia Fumagalli:

🦙 Desert 23°S – Deserto di Atacama, Cile 

Perché sei andata nel deserto?
“Ho iniziato a sentire il bisogno di un intervallo temporale che fosse solo mio.Più di tutto avevo bisogno di respirare e il deserto è il luogo perfetto per interrompere lo stato di apnea e iniziare ad ascoltare il proprio corpo. 
Mi è stato detto che il tempo lo teniamo nel cuore, che i nostri battiti scandiscono un ritmo che dobbiamo imparare a rispettare vivendo, camminando, respirando”.


Cosa hai fatto nel deserto?
“Ho camminato in lungo e in largo, cercando di percorrerlo in ogni sua direzione possibile, perché solo camminando si riesce ad assaporarne l’essenza.
Nel deserto non c’è molto da fare.
Quello che si vede sono sabbia e sassi, sabbia e sassi in un susseguirsi di superfici che mutano pattern di continuo.Nel deserto sei solo, ma non sei mai solo per davvero. 
La Pachamama è ovunque: nei sassi, nella sabbia, nel sale. Un vuoto così pieno che mi ha fatto sentire estremamente bene”.

Cosa hai imparato dal deserto?
“Ho imparato a considerare le cose nella loro totalità, apprezzandone la dualità.
Come quella notte nel deserto, sdraiata sulla sabbia, in cui mi sono state raccontate le costellazioni Licanantay. Mi hanno parlato non solo di stelle luminose, ma di forme nere i cui contorni sono delineati dalla luce. 
Un lama, un serpente, una volpe, e tanti altri personaggi disegnano la volta celeste senza illuminarla ed è stata la prima volta in cui mi sono resa conto di non essere mai riuscita a osservare il cielo nella sua complessità.”

VIDEO ART AWARDS 3Edizione. Ultimata la selezione. Liza Grobler e Giulia Savorani vincono il Premio dedicato alla video arte fra Italia e Sudafrica. Al Festival Grenze di Verona l’intera TOP10 dei video finalisti. Appuntamento il 2 Settembre 2022, dalle 17, alla Biblioteca Civica.

Il VAA è un concorso dedicato all’immagine in movimento nell’arte contemporanea. Declina e raccoglie opere video che lavorano artisticamente sull’immagine, cercando e stimolando ogni possibile sperimentazione. Il premio è promosso e ideato dal Centro Luigi Di Sarro con la partnership dell’Istituto Italiano di Cultura di Pretoria e del festival GRENZE.Arsenali Fotografici di Verona.

Il primo evento di proiezione della top10 con la cerimonia di premiazione che vedrà presente la vincitrice sudafricana Liza Grobler grazie al Premio viaggio si terrà il 2 settembre 2022 dalle 17 alla Biblioteca Civica di Verona, in Sala Farinati nell’ambito del Grenze Arsenali Fotografici festival.

La giuria che ha selezionato era composta da:

Alessandra Atti Di Sarro, vice presidente Centro Di Sarro e direttore VAA

Simone Azzoni, docente e direttore artistico di Grenze

Angelo Capasso, docente e critico d’arte

Matteo Fazzi, direttore Istituto italiano di cultura di Pretoria 

Wendy Fredriksson, filmaker e curatrice indipendente

Laura Vincenti, direttore Investec Cape Town Art Fair