in collaborazione con
Erdmann Contemporary/
thePhotographer’sGgalleryZA
“Sono stato sempre affascinato dagli album di famiglia, per ciò che essi dicono e in particolare per ciò che essi non dicono. Queste immagini sono state scattate in paesi che sono importanti per la mia storia personale, ma anche per il loro contenuto, ciò che si è perso è appunto ciò che, in quanto album di famiglia, non raccontano.
La mia famiglia, per quanto lontano io possa andare nella memoria, cominciò nella primavera del 1915 quando i miei due nonni si ritrovarono a combattere la stessa guerra su fronti opposti. Considero questo come dei momenti più bui della nostra storia, la prima volta che furono usati i gas velenosi in battaglia. Una cosa feroce, crudele e immorale. Eppure le generazioni successive misero su famiglia e cominciarono un nuovo album…” (Erik Chevalier)