LUIGI DI SARRO (1979-2019) CELEBRAZIONE DEI 40 ANNI DALLA MORTE CON UN CIRCUITO DI MOSTRE IN ITALIA E NEL MONDO

In occasione della ricorrenza, a partire dal 24 febbraio 2018, del 40° anno dalla morte di Luigi Di Sarro il Centro di Documentazione della Ricerca Artistica Contemporanea Luigi Di Sarro – Centro studi, Spazio espositivo e Archivio storico a lui dedicato – propone una serie di eventi in Italia e all’estero, allo scopo di far meglio conoscere a livello internazionale la multiforme produzione artistica di Di Sarro ancora oggi reputata di grande attualità.

L’omaggio a Luigi Di Sarro, artista attivo negli anni Sessanta e Settanta – periodo oggi all’attenzione della critica per le spinte innovative portate nell’arte contemporanea -, vuole evidenziare la sua forte vocazione sperimentale. Nel testo del 2008 (Edizioni Peccolo), così scrive Flaminio Gualdoni: “Apprendendo, operando fattivamente in più campi simultaneamente, Di Sarro immagina di poter forzare luoghi comuni e protocolli convenzionali, e schiudere all’arte – ché l’arte è, comunque, la sua passione predominante, e per certi versi fagocitante – prospettive che, in tempi come quelli, parevano non solo possibili, ma necessarie. Non preoccupato di darsi una cifra espressiva riconoscibile, ben convinto che non sia più, ormai, questione di stile o di modo, egli da subito interpreta il proprio ruolo come quello dello sperimentatore puro, in debito solo con l’intensità dell’opera e la sua acuminatezza intellettuale, a costo di scontare, oltre al sospetto che il professionalismo dell’avanguardia riservava a un autore come lui atipico per formazione, anche il non meno tenace sospetto riservato dal sistema artistico agli spiriti brillanti ma non proni alle rules and regulations del nuovo, non meno inflessibili, ora sappiamo bene, delle vecchie accademiche.
Di ciò Di Sarro fa mostra di non curarsi più di tanto, incarnando nel panorama romano degli anni Sessanta e Settanta il ruolo dello sperimentatore il cui work in progress è assunto non retorico, ma pratica di vita.

Il progetto – lanciato idealmente dallo stesso Di Sarro, che in un disegno a penna aveva indicato le mete sul globo terrestre “Roma, New York, Tokyo e… chissà dove” (all’estremo sud del mondo, forse, dove non era ancora mai andato) – è stato accolto con entusiasmo dal Direttore dell’IIC di Pretoria, dott.ssa Anna Amendolagine, e pertanto inizierà il suo iter, il 1 marzo 2018, proprio da Pretoria in Sudafrica, al Museo dell’Università di Pretoria che ospiterà una mostra di sculture e gigantografie da disegni, a cura di Paola Ballesi.

Tra le altre tappe del circuito internazionale, che promuoverà tra il 2018 e il 2019, l’opera di luigi Di Sarro sono in programma mostre che approfondiscono l’opera pittorica, il laboratorio fotografico e la ricerca sull’immagine in movimento e i lavori di grafica, fotomontaggi e disegno di Luigi Di Sarro. Già in lavorazione gli allestimenti a Stoccarda e Colonia in Germania, a Varsavia e Cracovia in Polonia e a Rabat in Marocco, esposizioni tutte in collaborazione con i rispettivi Istituti Italiani di Cultura. Altre tappe sono in via di definizione.


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