Il Centro studi Luigi Di Sarro presenta a Roma il volume Marginalia. Il pensiero figurato di Magdalo Mussio edito da Quodlibet, a cura di Paola Ballesi, che ricostruisce la complessa vicenda di Magdalo Mussio grazie al contributo di numerosi studiosi ed esperti, e alle testimonianze di quanti hanno incrociato l’attività creativa e il percorso di ricerca della sua vita.
Accompagna la presentazione del libro una selezione di opere dell’artista che rimarranno in mostra dal 9 al 31 maggio.
Il Comune di Recanati, in collaborazione con il Centro di Documentazione della Ricerca Artistica Contemporanea Luigi Di Sarro di Roma e con l’Associazione Spazio Cultura di Recanati, ha reso omaggio a Magdalo Mussio – a dieci anni dalla morte – con la retrospettiva Magdalo Mussio. Marginalia, a cura di Paola Ballesi, tenutasi a Villa Colloredo Mels lo scorso ottobre-novembre.
Magdalo Mussio (Volterra 1925 – Civitanova Marche 2006) si forma in scenografia all’Accademia di Belle Arti di Firenze e nel disegno d’animazione in Canada, con Norman McLaren. Dall’incontro tra la “grafica animata” e le arti visive nasce l’interesse per la relazione tra scrittura e figurazione, che segna tutto il suo percorso artistico. Dopo l’esordio nel 1955, con una mostra presentata da Giuseppe Ungaretti, nei primi anni Sessanta diventa redattore capo di “Marcatré”, rivista legata al Gruppo ‘63. Protagonista dell’avanguardia verbovisiva, investe la sua vena creativa in opere grafiche e pittoriche, libri d’artista, film d’animazione e scenografie. Nei primi anni Settanta si trasferisce nelle Marche, dove affianca l’attività di responsabile editoriale della Nuova Foglio all’insegnamento di Tecniche dell’Incisione presso l’Accademia di Belle Arti di Macerata. La sua lunga carriera è ricca di numerosi riconoscimenti e importanti esposizioni da New York a Tokyo, Montreal, Sidney, Parigi, Milano, Roma, Genova e molte altre città. “I poemi visivi” di Magdalo Mussio – come li chiama Gillo Dorfles – sono esposti al Finch Museum di New York (“Italian Visual Poetry”), al Centre Pompidou di Parigi (“Identitè Italienne: l’Art en Italie depuis 1959”) e in altre prestigiose gallerie italiane.