ARP – Art Residency Project ITALY/SOUTH AFRICA VI EDIZIONE: Elena Giustozzi, Caterina Silva, Jordan Sweke e Skubalisto sono i 4 giovani artisti vincitori della residenza ARP

ARP-ART RESIDENCY PROJECT, il programma del Centro Di Sarro, dedicato ai giovani artisti, è realizzato con il contributo del MAECI e con la collaborazione di Everard Read/CIRCA Gallery. Si svolge fra Roma e Cape Town con l’obiettivo di promuovere e sostenere il talento artistico emergente in Italia e all’estero e rientra in una più ampia rete di azioni che il Centro di Documentazione della Ricerca Artistica Contemporanea Luigi Di Sarro svolge attraverso scambi culturali bilaterali nel campo delle arti visive e multimediali.

ARP si propone di favorire la mobilità e la conoscenza di nuove realtà culturali attraverso la sperimentazione di materiali, tecniche e linguaggi nell’ambito dell’arte contemporanea. Le residenze offrono l’occasione di nuove esperienze creative e di formazione tecnica e professionale, di un confronto umano e artistico, dello studio della storia sociale, politica e culturale del paese ospitante.

    da sin: Caterina Silva, Jordan Sweke, Skumbuzo Vabaza, Elena Giustozzi

Chi sono i 4 giovani vincitori della VI Edizione fra Italia e Sudafrica 2017/18:

ELENA GIUSTOZZI è nata a Civitanova Marche (Macerata, Italy) nel 1983.
Dopo la maturità scientifica ha frequentato l’ Accademia di Belle Arti di Macerata dove nel 2008/2009 ha conseguito la laurea di primo livello in Decorazione. Nel 2011/2012 ha concluso il corso di studi specialistico in Pittura. Dal 2013 è cultore della materia di: Tecniche Pittoriche (triennio), Tecniche e Tecnologie delle Arti Visive Contemporanee (triennio) e Laboratorio di Tecniche e Tecnologie per la Pittura (biennio) presso l’ABA di Macerata. E’ stata selezionata con il progetto Little Finite Landscapes. Prospettive differenti di paesaggi. “Cosa guardiamo? Cosa ascoltiamo? La strada che si apre di fronte a noi, il rumore dei nostri passi. Le mie passeggiate in giardino raccontano il tempo che scorre, le stagioni che si susseguono, nuove, ma sempre uguali, la terra che cambia, si trasforma, si deforma per poi tornare a somigliarsi in ogni sua variazione. In queste camminate fotografo e registro senza attenzione una gran quantità di scorci“.    www.elenagiustozzi.com

CATERINA SILVA (Roma, Italy, 1983) esplora le connessioni tra linguaggio e potere, assumendo spesso una posizione silenziosa e prelinguistica attraverso cui eludere le strutture canoniche di produzione di senso. Studia scultura a Londra (Camberwell College of Arts), filosofia e scenografia a Roma (La Sapienza, Ied). Il suo lavoro spazia dalla pittura alla performance. “Considero la mia pratica pittorica una lotta con il linguaggio e i suoi sistemi di classificazione. Uso la pittura per sondare le parti opache della mente, quello che non è possibile altrimenti spiegare a parole. Genero immagini aperte, disponibili all’interpretazione dell’osservatore, traduzione intuitiva di un processo di decostruzione delle mie sovrastrutture interne sviluppato attraverso la materia stessa della pittura e la sua traduzione in esperimenti coreografici e performativi“.       www.caterinasilva.com

JORDAN SWEKE è nato nel 1991 a Johannesburg, Sudafrica. Vive e lavora a Cape Town dove si è laureato nel 2014 alla Michaelis School of Fine Art, UCT  conseguendo anche la specializzazione in pittura. Nel suo lavoro esplora e riflette sulla percezione dello spazio nella natura con l’obiettivo di “creare un connessione tra la visione matematica e l’astratto, tra la geometria e la biologia“. Lavorando con grande interesse alle possibilità operate dai visual media tra cui fotografia, video, land art e installazioni urbane, senza mai tralasciare la pittura ad olio su tela, Sweke cattura e individua per ciascuno mezzo l’accento tattile degli elementi materiali del suo ambiente naturale. La percezione che ne risulta fa sì che i suoi lavori trasgrediscano di continuo gli usuali concetti di ambiente e servano a sfidarli.      www.jordansweke.com

SKUMBUZO VABAZA, conosciuto come “Skubalisto” vive e lavora a  Cape Town, Sudafrica.  E’ nato ad Harare, Zimbabwe, (1987) dove i suoi genitori hanno vissuto in esilio, sua madre studiava medicina e suo padre era un attivista dell’ANC. Da quando è rientrato a vivere in Sudafrica è stato impegnato a riscoprire il paesaggio e il suo rapporto con il suo stesso paese attraverso la visone di un’artista. I suoi mezzi espressivi variano tra pittura spray, acrilico, pastelli ad olio, carboncino e inchiostro: Skubalisto è un pittore a tutto tondo, che principalmente lavora su ritratti in uno stile espressionista contemporaneo, che sfocia a seconda dei casi nel muralismo, o in opere dipinte su tavole di legno o grandi tele. “Non sono un writer, la pittura è la mia arma. E l’opera di un artista lo rappresenta a prescindere dal mezzo utilizzato”.         skubalisto.tumblr.com

LEARNING CAPE TOWN – VALENTINA COLELLA – ARP 2017

Con la personale LEARNING CAPE TOWN si conclude la residenza dell’artista italiana Valentina Colella, selezionata per ARP-Art Residency Project V Edizione. Il progetto realizzato dal Centro Luigi Di Sarro di Roma insieme con la Everard Read/CIRCA Cape Town, è partito nel 2009 e ha coinvolto diverse importanti gallerie e 13 artisti. Questa quinta edizione, gode di un contributo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, e nel biennio 2015-2017 ha incrementato le proprie attività con la partecipazione di giovani cultori e studenti di materie artistiche alle residenze a Roma e a Cape Town dei due vincitori della selezione Valentina Colella per l’Italia e Zwelethu Machepha per il Sudafrica. Attorno ai due artisti protagonisti dello scambio hanno lavorato grazie ai contributi formativi assegnati dal progetto ARP giovani curatori, storici dell’arte, photo-videomakers, oltreche’ studenti di diverse discipline coinvolti in incontri e workshops. Per questa attività ritenuta di grande interesse culturale, formativo e sociale, il progetto ARP è stato quest’anno invitato a partecipare alla Cape Town Art Fair nella sezione dedicata alle Cultural Platforms accanto alle più importanti organizzazioni no profit sudafricane. Nell’ambito di questo progetto, che ha beneficiato fin dal suo inizio di un convinto ed entusiastico sostegno da parte del Consolato Italiano a Cape Town, sono stati due gli eventi conclusivi:

Giovedì 16 marzo si è inaugurata presso Everard Read/CIRCA Gallery la mostra di Valentina Colella “Learning Cape Town”, pittura, scultura, fotografia e video- installazione per celebrare la conclusione della residenza nella Città Madre sudafricana per la 32enne artista italiana di Introdacqua, piccolo paese montano dell’ Appennino abruzzese. Qui di seguito le immagini.

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Sabato 25 marzo a Philippi, presso lo TSOGA COMMUNITY CENTRE di Samora Machel si è svolto l'”INKCUBEKO YETHU ART EVENT”. Novità introdotta per la prima volta in questa edizione, è stata una festa di strada dedicata all’arte emergente e giovane cha ha concluso il biennio 2015-2017 di ARP con musica di vari gruppi, laboratori artistici per i bambini e finger food preparato dalle Mamas. La giornata, organizzata da RAINBOWMEDIA NPO e dal collettivo di giovani UBUNTUBETHU, che anima anche la radio comunitaria IQFM, ha avuto come ospiti d’onore i due artisti di ARP Colella e Machepha (che hanno realizzato un’opera site specific interattiva con il pubblico) e ha presentato negli spazi dello Tsoga Community Centre una mostra delle opere selezionate in seguito al bando destinato ad artisti U35 che vivono e lavorano in Sudafrica. Al vincitore, decretato da una giuria di esperti, è stato assegnato un premio in denaro personalmente consegnato dal Console d’Italia, Alfonso Tagliaferri.

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ARP Project – Machepha conclusa la Residenza a Roma

Ultime ore a Roma per il 26enne Zwelethu Machepha che ha concluso il suo periodo residenza artistica nell’ambito di ARP. Al Centro Luigi Di Sarro l’ultima intervista da parte della filmaker Angelica Farinelli che per ARP sta realizzando il documentario che racconterà l’intero progetto. Come location, la ‘piazza virtuale’ che le grandi opere di Machepha avevano affollato nella sala centrale dello spazio espositivo del Centro di Documentazione della Ricerca Artistica Contemporanea al quartiere Prati. Tutto intorno, alle pareti e in terra, gli enormi fogli sparsi come le tante figure che hanno affollato le sei settimane di incontri ed emozioni. Dopo l’opening, Machepha ha continuato a visitare la Capitale. Insieme ad Emanuele Meschini, che lo ha accompagnato per l’intero periodo di residenza, ha osservato le diverse architetture dei quartieri, dall’Eur al Flaminio, fino al salotto buono della città, Villa Borghese. Ha visitato il MAXXI, tempio dell’arte contemporanea romana e l’Auditorium Parco della Musica, il Colosseo e gli scavi del Foro romano, infine i Musei Vaticani con la meraviglia della Cappella Sistina.

Nell’ultima settimana infine per il giovane artista sudafricano anche una gita a Firenze grazie all’incontro con lo scultore Nicola Rossini che lo ha guidato nella culla del Rinascimento e accompagnato nella visita all’Accademia di Belle Arti del capoluogo toscano.

Una storia millenaria riassunta in un viaggio di quarantacinque giorni che probabilmente darà i suoi frutti nei mesi a venire. “Avrò bisogno di tempo – ha detto Zwelethu Machepha – per rielaborare la moltitudine di informazioni e sollecitazioni che ho ricevuto. Se ci penso ora mi sento solo sopraffatto”. Rimangono comunque gli incontri, gli scambi umani e artistici, i fili tesi tra mondi non poi così distanti, e alcune opere realizzate durante la residenza, una delle quali dal titolo “Fatta a Roma” rimarrà nella collezione del Centro Di Sarro. Il progetto ARP si prepara ora alla seconda fase. Il Team si trasferirà a Cape Town, in Sudafrica, per la residenza di Valentina Colella, a febbraio 2017.