Si rinnova per il secondo anno il progetto di residenza artistica tra Italia e Sudafrica realizzato dal Centro Luigi Di Sarro di Roma e la SMAC Art Gallery di Cape Town. Dopo l’esperienza di Paolo Bini a Cape Town nel 2013 e di Jake Aikman a Roma nel 2014, nel prossimo mese di settembre sarà PAOLO BARALDI a vivere e lavorare a Cape Town per 30 giorni al termine dei quali una mostra presenterà l’intero progetto realizzato. Il progetto Not A Line (a shadow line) nasce come un intervento artistico urbano sulla mappa della rete dei nuovi bus cittadini MY CITY che hanno rivoluzionato la mobilità di Cape Town. Not a line, perchè la mappa del trasporto è tutt’altro che lineare, e lo spostamento delle persone è anche uno scambio umano. Gli autobus My City attraversano sia i luoghi turistici, che le periferie della città. Ogni fermata del bus rappresenterà per l’artista una scoperta e un incontro, con luoghi, persone, situazioni, immagini, riprodotti in forma d’ombra. In questo senso il progetto artistico si trasformerà anche in una indagine sociale, una ricerca di etnografia urbana.
Paolo Baraldi descrive così il progetto per Cape Town:
“Disegnare, fotografare e incidere, sono passaggi di un processo di memorizzazione: i volti, le esistenze, le luci e le ombre delle persone che incrocerò in questa mia esperienza verranno immagazzinate e riprodotte in memoria.
Questo lavoro si inserisce nel solco dei lavori da me realizzati nel tempo in spazi pubblici, per esempio a Bilbao (Spagna), Tampere (Finlandia), Roma o Bergamo (Italia). Il tema dell’uguaglianza, così come la volontà di cambiare aspetto allo spazio pubblico in favore di una riflessione visiva e culturale stimolata e provocata dall’agire artistico, sono motivi ricorrenti del mio lavoro. Le modalità operative si declinano di volta in volta a seconda del contesto.”
Il progetto si svolge durante le iniziative promosse dalla città di Cape Town in qualità di World Design Capital per il 2014 e nelle sue linee teoriche si avvicina molto ai temi scelti: intervento artistico ed intervento urbano sono nei fatti due modalità affini di una nuova pianificazione sociale. E’ già da alcuni anni che nel mondo dell’arte si è fatta strada una forte spinta critica nei confronti del mercato che soffoca e dirige la creatività a fini esclusivamente commerciali, per ritrovare una visione dell’arte più attenta alla realtà che circonda l’atto creativo, che sempre più quindi tende a svilupparsi in spazi aperti e a ricercare il contatto con il suo pubblico/interlocutore.
In questa logica è prevista l’interazione di Paolo Baraldi con il collettivo del progetto The Maboneng Township Arts Experience , iniziativa di arte pubblica tra le più interessanti e vivaci in Sudafrica, che ha portato alla creazione, alla periferia di Cape Town, di una galleria permanente nella township di Langa (Langa TAG’s) formata dalle abitazioni e dagli abitanti stessi del quartiere, che promuovono personalmente l’opera d’arte che espongono nella loro casa.
Paolo Baraldi lavorerà anche alla fermata del My City bus nei pressi della Ruth Prowse School of Art di Woodstock dando vita ad un workshop live con gli studenti di fotografia e grafica della scuola di specializzazione.
Il progetto di residenza artistica ha il patrocinio del Consolato Italiano a Cape Town e dell’Ambasciata del Sudafrica in Italia.