JAKE AIKMAN “CONFINI VELATI”
5 – 20 giugno 2014
Con il patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica del Sudafrica in Italia e del Consolato d’Italia a Città del Capo, e in collaborazione con la SMAC Art Gallery di Cape Town si inaugura giovedì 5 giugno – presso il “Centro di documentazione della ricerca artistica contemporanea Luigi Di Sarro” – la prima personale a Roma dell’artista sudafricano Jake Aikman.
Jake Aikman, classe 1978, vive e lavora a Cape Town, Sudafrica. Ha studiato arte diplomandosi alla Michaelis Fine Art School, dove ha poi conseguito la specializzazione e dove ora insegna Pittura.
Arriva nella capitale, grazie al progetto di residenza avviato in Sudafrica nel 2013 dal Centro Luigi Di Sarro di Roma e dalla Smac Art Gallery di Cape Town, e con questa esposizione conclude il mese di lavoro nel nostro paese.
Aikman porta in Italia – dove ha già esposto durante la Biennale di Venezia con L’anima dell’acqua presso il Museo “Galleria G. Franchetti alla Ca’ d’Oro” – la sua ricerca sul colore.
Aikman è un pittore classico e sperimentale insieme. I suoi quadri ad olio trasfigurano i paesaggi, impregnati del colore verde. Un verde atavico – spiega l’artista -, la cui caratteristica di primordialità permette di andare a fondo superando qualsiasi confine, sia fisico che mentale o culturale.
In tempi di riscoperta della classicità da parte di giovani artisti che tornano ad investigare l’immagine della realtà attraverso la riproduzione di ciò che li circonda, la modernità della riflessione di Aikman sulla pittura sta non soltanto nell’idea di una Natura indifferente e autonoma – quasi richiamasse la visione de “La Ginestra” di Leopardi, il filosofo della poesia romantica per eccellenza – ma nella puntigliosa ricerca tecnica di quel colore e di quel tratto di pennello – l’uso della pittura ad olio ne è una ulteriore conferma – che dimostra quanto sfuggevole sia l’immagine della realtà che cerchiamo di catturare per sopravvivere.
Che si guardi l’acqua del mare, o piuttosto quella del lago – come nel caso della residenza svolta a Trevignano, sulle rive del Lago di Bracciano, in provincia di Roma durante la quale sono state realizzate una serie delle opere in mostra – la profondità della ricerca di Aikman ci restituisce sempre la medesima domanda: può l’immagine artistica cogliere appieno il significato della realtà? quanto di questa immagine è ‘vera’ e quanto è proiezione delle nostre aspettative o delle nostre paure?