Paolo Baraldi. Io Manifesto, 8 – 30 novembre 2012
A cura di Economics Department
La mostra, curata dal laboratorio/osservatorio mobile Economics Department, si incentra sul lavoro di Paolo Baraldi (Bergamo 1977).
Viene presentata in questa occasione una serie di lavori focalizzati sul tema del ritratto fotografico, concepito in particolare come sparizione, attacco e svelamento. Ritratto polivalente dunque, usato come “anti-pubblicità” ed affisso per le strade di diverse città italiane ed europee.
Le tematiche e le pratiche della street art vengono qui a delinearsi in una chiave storico artistica attraverso l’evoluzione del ritratto stesso, caratteristica principale dell’arte visiva storicizzata. Il volto usato come elemento distintivo di un individuo che pubblicizza solo la sua presenza, risponde alla visione sociale che Baraldi nutre nei confronti di un’arte pubblica in quanto fatta dal pubblico in pubblico. La mostra vuole dunque mettere in evidenza il lavoro dell’artista, basato soprattutto sulla ricerca di una nuova via di comunicazione attraverso l’utilizzo del manifesto. Comunicare non per invogliare qualcuno ad acquistare qualcosa, bensì per permettere a qualcuno di conoscere qualcun altro. Il lavoro svolto in questi anni da Baraldi, in opere come Almost Rebels o le affissioni realizzate in Finlandia, vanno esattamente nella direzione di una manifestazione di presenza. Baraldi trasforma il foto-ritratto in un manifesto da affiggere in differenti aree della città come se quest’ultima fosse una grande carta d’identità.
La street art di Baraldi è composta da una consapevolezza nella comunicazione che va oltre il dato immediato. È sempre presente, infatti, una costante volontà di costruzione o per meglio dire di ri-costruzione della socialità, una socialità che per essere conosciuta e ri-conosciuta deve essere innanzitutto manifestata