Luigi Di Sarro. Morfologie esistenziali, Museo civico di Villa Colloredo Mels, 23 settembre – 30 ottobre 2011, Recanati
A cura di Paola Ballesi
Morfologie esistenziali è il tema della mostra in omaggio a Luigi Di Sarro, medico e artista, già docente di Anatomia all’Accademia di Belle Arti prima di Macerata poi di Roma, che negli anni Sessanta e Settanta aveva maturato un’importante ricerca sperimentale sul linguaggio figurativo e le sue forme.
Una ricerca nutrita di grande libertà espressiva, libera come la sua giovane vita improvvisamente interrotta la notte del 24 febbraio 1979 quando incontrò un assurdo destino. Luigi Di Sarro è morto a 37 anni, ucciso per un tragico errore da forze dell’ordine in borghese durante i controlli nella capitale nel cosiddetto periodo degli “anni di piombo”.
Alla dolorosissima perdita la famiglia ha cercato di reagire fondando il Centro “Luigi Di Sarro”, uno spazio nel quartiere Prati di Roma per ospitare il suo archivio e promuovere giovani artisti emergenti, attraverso cui l’amore dell’arte per la vita e della vita per l’arte possa continuamente rinnovarsi e trovare ulteriori appassionate conferme.
Luigi Di Sarro appartiene a quella generazione di artisti utopici che hanno attraversato con varia fortuna la metà degli anni Sessanta e tutti gli anni Settanta, convinti che l’arte dovesse farsi carico di un radicale progetto di cambiamento dei propri linguaggi e di tutto il mondo.
La mostra ricostruisce l’ultima stagione dell’artista, che affida al segno e al gesto visivo le sue intense prospezioni esistenziali frutto di una ricerca di carattere sperimentale allo scandaglio della morfologia e dei segreti dell’immagine strettamente e intimamente intrecciati con gli enigmi della vita, documentati con opere digrafica, fotomontaggi e fotografie cui l’artista ha consegnato forse il percorso investigativo a lui più congeniale.