COSE (quasi) MAI VISTE V, 24 ottobre – 15 novembre 2006

COSE (quasi) MAI VISTE V, 24 ottobre – 15 novembre 2006

Idee, processi e progetti della ricerca artistica italiana degli anni Sessanta e Settanta

a cura di Mario de Candia e Patrizia Ferri

Il Centro Studi Luigi Di Sarro riprende l’attività con la rassegna “Cose (quasi) mai viste” la cui attenzione si concentra sugli anni Sessanta e Settanta, che asseconda la necessità – focalizzandosi sulle individualità e singolari identità degli autori – di rileggere e mettere in luce l’estrema complessità e ricchezza di un periodo che si direbbe già storicizzato e classificato una volta per tutte. Una situazione per nulla assimilabile ad un blocco compatto, bensì connotata da una morfologia molto fluida; determinata da molteplici atteggiamenti e modalità espressive; caratterizzata da dinamiche anche in aperta contraddizione, come dimostrano le ricerche artistiche di quegli anni, che hanno portato a radicali svolte linguistiche e procedurali le cui ragioni di fondo sono materia tuttora viva e presente – seppure con differenti tensioni- nelle indagini contemporanee. Gli artisti, pur nelle estreme diversità, erano uniti o concordi nell’esigenza molto sentita di superare la tradizionale nozione di “opera d’arte” e attenti al costante rimando tra arte e vita all’interno di un contesto, sia sociale sia politico, con il quale costantemente dialogavano. Esperienze che non soltanto hanno rinnovato ed innovato la scena italiana – e non solo -, ma hanno soprattutto creato delle ottimali condizioni per il futuro, che le nuove generazioni hanno raccolto in pieno, più o meno consapevolmente, soprattutto in quella direzione di disciplina e di libertà espressiva aperta allo “sconfinamento”. “Cose (quasi) mai viste”, su progetto e cura di Patrizia Ferri e Mario de Candia,  si articola in una serie di appuntamenti espositivi su personalità di punta e di spicco del periodo considerato; sulle problematiche ampie o particolari di quegli anni, sulla realtà di un’avanguardia vitale per visualizzarne aspetti  inediti o rimossi nella lettura storica. Al suo quinto e penultimo appuntamento, “Cose (quasi) mai viste” propone un inedito contrappunto fra altri tre artisti emblematici, autentici protagonisti e fautori di altrettanti approcci all’arte di marca fortemente individuale: Luigi Di Sarro, Mario Schifano, Michele Zaza. Come nelle mostre precedenti le opere esposte sono per lo più inedite, mai presentate a Roma oppure viste soltanto negli anni in cui vennero eseguite.

La serie di immagini scattate da Luigi Di Sarro dal ’69 alla metà degli anni ’70 mette in luce un aspetto della ricerca nel campo della fotografia cinetico-dinamica di un autore, scomparso precocemente e tragicamente nel 1979, le cui indagini si erano confrontate con pressoché tutti i campi disciplinari e linguistici dell’arte, dalla scultura alla grafica, dalla pittura alla scrittura, dalla performance al collage, aspetto quest’ultimo documentato in mostra da un grande inedito pannello.

La vivacissima e vulcanica attività di Mario Schifano viene invece documentata da una serie- del tutto inedita- di scatti fotografici dei primissimi anni ’70 eseguiti durante un soggiorno a New York prendendo a soggetto il monitor televisivo: preludio al tema della televisione, sua “Musa Ausiliaria”, che si snoda come una sorta di filo rosso e di costante attenzione nella sua produzione futura. Accanto a queste emblematiche opere, fra le prime in assoluto in cui le immagini della comunicazione di massa fungono da nuovi stimoli espressivi, si propone una serie di fotografie –anch’esse in bianco e nero –  che ritraggono Marianne Faithful.

Michele Zaza si inserisce nel quadro delle ricerche concettuali con una cifra personalissima e per molti versi antesignana degli  attuali interessi dell’arte agli orizzonti del quotidiano, ai suoi spazi privati ed estetici, uniti ad una enigmatica presenza del corpo. A testimonianza di questa sua profonda ricerca sulle “mitologie del quotidiano”, l’artista – oltre a due lavori i fotografici  (“Vedo l’Aurora”, 1972, e “Mimesi”, inedito del 1975) –  presenta la proiezione a parete di “A.F.T”,   filmato riversato su DVD e originariamente girato in superotto nel 1971.

Al termine del ciclo di mostre è previsto un volume che raccoglierà saggi, contributi, testi critici, materiali autografi e documentari perlopiù inediti relativi ai vari autori sui quali si articola la manifestazione e al vitale contesto che caratterizza quegli anni.

La rassegna è stata realizzata con il sostegno e il patrocinio del Comune di Roma Assessorato alle Politiche Culturali

 

 

COSE (quasi) MAI VISTE IV, 24 ottobre - 15 novembre 2006
COSE (quasi) MAI VISTE IV, 24 ottobre – 15 novembre 2006