Il 9 dicembre 2022 si è svolto il secondo evento di promozione dei lavori selezionati per la terza edizione dei VIDEO ART AWARDS. Seconda occasione di incontro per le due vincitrici Liza Grobler e Giulia Savorani e di promozione per gli altri 8 finalisti del premio dedicato alla video arte realizzato dal Centro Di Sarro con il supporto dell’Istituto Italiano di Cultura di Pretoria e del Consolato generale d’Italia a Johannesburg in Sudafrica e del Festival Grenze di Verona, in Italia.
Per Giulia Savorani è stata l’occasione di scoprire la vivace scena artistica di Johannesburg, per una settimana dopo l’evento di proiezione ha infatti, grazie al premio, potuto visitare musei, centri di ricerca, studi di artisti e gallerie oltreché luoghi storici e tradizionali del paese di Nelson Mandela scoprendone così anche la storia e l’attualità.
La selezione delle 10 opere finaliste del VAA 3Edizione è stata proiettata in Sala Farinati alla Biblioteca Civica di Verona, presenti alcuni degli artisti e le due vincitrici, Giulia Savorani per l’Italia e Liza Grobler per il Sudafrica ospite del Festival di fotografia veronese, partner quest’anno del Premio ideato e organizzato dal Centro Di Sarro insieme con l’Istituto Italiano di Cultura di Pretoria.
Il VAA è un concorso dedicato all’immagine in movimento nell’arte contemporanea. Declina e raccoglie opere video che lavorano artisticamente sull’immagine, cercando e stimolando ogni possibile sperimentazione. Il premio è promosso e ideato dal Centro Luigi Di Sarro con la partnership dell’Istituto Italiano di Cultura di Pretoria e del festival GRENZE.Arsenali Fotografici di Verona.
Il primo evento di proiezione della top10 con la cerimonia di premiazione che vedrà presente la vincitrice sudafricana Liza Grobler grazie al Premio viaggio si terrà il 2 settembre 2022 dalle 17 alla Biblioteca Civica di Verona, in Sala Farinati nell’ambito del Grenze Arsenali Fotografici festival.
La giuria che ha selezionato era composta da:
Alessandra Atti Di Sarro, vice presidente Centro Di Sarro e direttore VAA
Simone Azzoni, docente e direttore artistico di Grenze
Angelo Capasso, docente e critico d’arte
Matteo Fazzi, direttore Istituto italiano di cultura di Pretoria
Wendy Fredriksson, filmaker e curatrice indipendente
Laura Vincenti, direttore Investec Cape Town Art Fair
E’ in preparazione la 3a Edizione del Premio ideato e promosso dal Centro Luigi Di Sarro dedicato agli artisti che sperimentano nell’ambito della video arte tra l’Italia e il Sudafrica.
In un momento così delicato causato dal perdurare della pandemia vogliamo insistere sulla necessità di non fermarsi, di continuare a tenere vivi quei fili che nutrono e arricchiscono la creatività e insieme offrire una nuova occasione di promozione e visibilità ai lavori che il VAA ha selezionato e premiato tra il 2018 e il 2019.
L’appuntamento è per l’8 DICEMBRE 2021 alle ore 16 italiane nell’ambito delle iniziative per la Giornata del Contemporaneo in Italia e nel Mondo: il Centro Luigi Di Sarro e l’Istituto Italiano di Cultura di Pretoria presentano Oltre il corto: webinar, un dialogo a distanza fra Italia e Sudafrica con i protagonisti del Premio VAA che incentiva e promuove la produzione di opere che utilizzano l’immagine in movimento. L’incontro sarà aperto dal messaggio dell’Ambasciatore italiano in Sudafrica Paolo Cuculia testimonianza di quanto importanti siano i progetti di scambio che incrociano idee e culture. A conclusione dell’evento sarà aperta e pubblicata la nuova Call. La 3°Edizione del VAA annovera un nuovo prestigioso partner GRENZE.Arsenali Fotografici, il festival di fotografia sperimentale di Verona che ospiterà la selezione dei finalisti e gli artisti vincitori.
Sulla piattaforma web https://vaa.webinars.zone/ è stato creato un archivio delle due edizioni del VAA svolte negli anni passati, sarà possibile iscriversi gratuitamente al webinar o anche solo scoprire i 20 protagonisti delle due edizioni del Premio, ovvero le due Top 10 dei lavori che la giuria ha selezionato e tra cui ha identificato i vincitori.
Chiusa la CALL per partecipare alla 3° Edizione del VAA-VIDEO ART AWARDS promosso dal Centro Di Sarro con l’Istituto Italiano di Cultura di Pretoria e il Festival Grenze Arsenali Fotografici di Verona.
Si è svolta il 14 maggio scorso allo storico Cinema Labia di Cape Town la premiazione e proiezione dei 2 vincitori e degli 8 finalisti del VAA-Video Art Awards 2nd edition. La prossima tappa per la serata di proiezione sarà al festival cortoLovere che in Settembre (il 26 all’Accademia Tadini) ospiterà l’evento VAA in Italia.
Il VAA – Video Art Awards è ideato e promosso dal Centro Luigi Di Sarro con l’Istituto Italiano di Cultura di Pretoria e il Festival Internazionale del Cortometraggio cortoLovere.
25 anni lei, 30 lui, Jabu Nadia Newman e Niccolò Masini sono i due giovani artisti che si aggiudicano il premio-viaggio messo in palio dal Video Art Awards, la competizione per giovani talenti dell’immagine in movimento giunta quest’anno alla sua seconda edizione fra Italia e Sudafrica. Masini è arrivato a Cape Town per partecipare alla cerimonia di premiazione che si è tenuta allo storico Cinema Labia e Newman parteciperà al Festival del cortometraggio cortoLovere sul Lago d’Iseo dal 23 al 28 Settembre 2019, che ospiterà la seconda proiezione della VAA Top10: i 10 video selezionati dalla giuria per essere promossi nei due paesi.
Il suo percorso artistico prende forma nelle aule dello IED di Milano, laureandosi nel 2011 nei corsi di Illustrazione e Animazione. Incomincia così la propria carriera nel mondo dell’arte visuale. La svolta definitiva la compie però trasferendosi in Olanda, dove frequenta la prestigiosa Gerrit Rietveld Academy di Amsterdam, dalla quale si laureerà nel 2015 con una specializzazione in Audio Visual Arts. Durante il periodo alla Rietveld, ha la possibilità di seguire un programma di scambio internazionale alla RMIT University di Melbourne. L’esperienza Olandese gli aprirà le porte per numerose esperienze internazionali: Australia, Argentina, Stati Uniti, Kuwait e Canada. Vincitore di numerosi premi, concorsi e residenze internazionali, dal 2016 ha iniziato a dedicarsi totalmente alla propria ricerca personale, alla quale affianca lavori su commissione. Praticando in tre continenti, il suo lavoro è stato esposto a livello internazionale in paesi come Australia, Canada, Argentina, Giappone, Olanda ed Italia. Ad oggi, vive e lavora tra Genova e Montrèal.
“White Time” fermo immagine
“White Time”
“Ci sono una certa quantità di momenti ordinari nella vita che non hanno una collocazione precisa: non sono né qui né là. Questi non sono da con- siderarsi come spazi ordinari, anche se per alcuni considerati irrilevanti, essi sono contemporaneamente sia fisici che mentali, come lo spazio occupato da una telefonata o il momento in cui ci si vede riflessi dentro uno specchio.” Michael Foucault
Questi spazi di alterazione sono infiniti, disposti su dimensioni incorni- ciate dal tempo che essi stessi attraversano, con o senza la nostra con- siderazione. Queste serie di movimenti hanno la particolare caratteristica di essere connessi a tutti gli altri spazi, ma in modo tale da sospendere, neutralizzare o invertire l’insieme dei rapporti che essi stessi designano, riflettono o rispecchiano. Lo spazio traccia un inventario dell’avventura della conoscenza, non omettendo nulla; la conoscenza traccia una cartografia delle terre conosciute, non omettendo nulla. L’esperienza del viaggiatore, costituita da una serie di movimenti nello spazio, produce un fenomeno di un nuovo ordine, in cui la geografia supera la conoscenza. La nostra concezione della spazialità modella la nostra percezione del tempo, e, in certa scala, definisce il nostro modo di percepire il movimento. Facendo da preludio ad una percezione soggettiva di una sospensione nel tempo, White Time è un’istallazione video nella quale una figura semplice si staglia nel vuoto dello spazio espositivo. In una dimensione non scandita da normale scorrere del tempo, differenti elementi interagiscono tra loro, mutando attraverso la composizione, in una posizione spaziale indefinita. Niccolò Masini
Jabu Nadia Newman CV
Jabu Newman è nata e cresciuta a Plumstead, un sobborgo di Cape Town. Ha 25 anni ed ha studiato alla UCT, Università di Cape Town, dove si è laureata in Scienze politiche e poi specializzata in Arti Visive e Media, approfondendo poi cinema e regia all’African Arts Institute. Lavora nella produzione cinematografica e prosegue la sua ricerca artistica con opere di video arte e fotografia, principalmente orientate all’esplorazione delle relazioni umane e sociali. Ha vinto il premio VAA con l’opera “Untitled:Friends”.
Jabu Nadia Newman
“UNTITLED:FRIENDS”
Il titolo Untitled:Friends allude alla complessità di relazioni scelte, specialmente nel caso in cui si crei un forte legame tra due due anime che non condividono relazioni familiari, relazioni che non si possono inquadrare o descrivere in nessun modo.
Come per la maggior parte dei lavori di Newman, il film pone un’attenzione particolare all’identità e alle relazioni nel mondo femminile. Il racconto è volutamente centrato su una storia di amicizia fra donne in cui contemporaneamente si sfida e si festeggia, in una atmosfera mondana, quel substrato di codici di etero-normalità in cui le identità stratificate e complesse sono perseguitate e sottovalutate. Untitled:friends è stato girato, scritto, diretto e montato da Newman nel corso di due anni e si offre come un personale diario visivo, nel quale l’autrice svela i suoi anni d’infanzia e adolescenza nel quartiere di Plumstead.
“Untitled:Friends” fermo immagineVAA Programma Proiezione
Tema del bando “Interconnessioni: Memoria e Identità”. Un tema di grande attualità per la seconda edizione del concorso che il Centro Di Sarro dedica agli artisti che lavorano con il video e i nuovi media. CALL CHIUSA
Il Centro Luigi Di Sarro torna a cortoLovere con i finalisti del premio VAA-Video Art Award.I 10 video finalisti e i vincitori del contest promosso da Centro Di Sarro, Istituto Italiano di Cultura di Pretoria e cortoLovere saranno proiettati al festival internazionale del cortometraggio sul Lago d’Iseo presso l’Accademia Tadini. All’evento parteciperà il giovane videomaker vincitore della sezione sudafricana Kamyar Binesh Tarigh che il Festival ospiterà per l’intera settimana a Lovere.
Un contest dedicato alla Video Arte, nato dall’esigenza di incentivare la produzione artistica nell’ambito dell’immagine in movimento per offrire una ribalta alla sperimentazione nel campo dell’audiovisivo e contemporaneamente sviluppare occasioni di scambio e confronto sul tema della sostenibilità ambientale, economica e socio-culturale. Il Video Art Award è stato lanciato in prima edizione fra Italia e Sudafrica nel 2018, e si rivolge ad artisti che non abbiano superato i 40 anni.
Il concorso, promosso dal Centro di documentazione della ricerca artistica contemporanea Luigi Di Sarro, con il contributo di cortoLovere e Istituto Italiano di Cultura in Pretoria e la collaborazione di Rainbow Media NPO ha premiato le migliori opere video prodotte da artisti emergenti sul territorio dei paesi coinvolti. Fra le domande giunte al bando, nelle due sezioni Sudafrica e Italia, sono stati selezionati da una giuria di esperti 10 finalisti e tra questi designati i due vincitori ai quali il VAA ha riconosciuto un premio-viaggio per partecipare all’evento di premiazione a Cape Town (24 marzo 2018) e a Lovere (27 settembre 2018),
I Vincitori del VAA sono Luca Coclite, per l’Italia con l’opera Solitary Gardens e Kamyar Binesh Tarigh per il Sudafrica con l’opera Shelter.
I Finalisti sono per l’Italia: Ilaria Biotti (8’20” – On Time Traveling),Gilda Li Rosi (Migration), Caterina Pecchioli (Mani Nostre: Valeria), Michela Tobiolo (Entra in questa ferita); per il Sudafrica: Nonkululeko Chabalala (Nobody Wana See Us Togheter), Rory Emmet (Concerning Alchemy), Faith XLVII (Aqua Regalia), Thania Petersen (Salt).
La premiazione si è svolta in una caotica, affollata e allegra festa italiana dell’arte allo Tsoga Centre di Philippi, Cape Town.
L’evento, realizzato dal Centro Luigi Di Sarro con il contributo dell’Istituto Italiano di Cultura di Pretoria e la collaborazione di Rainbow Media NPO, ha offerto ai partecipanti l’occasione di scoprire la vibrante scena artistica della township in un susseguirsi di video proiezioni all’interno del centro comunitario di Samora Machel gestito dai giovani di Ubuntubethu.
Su quattro schermi i corti finalisti del VAA, selezionati dalla giuria di esperti. Nel corso della festa è stato presentato il vincitore della sezione italiana, Luca Coclite che ha ottenuto il premio-viaggio per il Sudafrica ed è atterrato a Cape Town per partecipare alla premiazione. In mostra anche i finalisti della sezione sudafricana il cui vincitore Kamyar Bineshtarig otterrà il viaggio premio in Italia per partecipare in settembre al Festival Internazionale CortoLovere sul Lago d’Iseo, durante il quale saranno mostrati nuovamente i 10 video finalisti.
Luca Coclite, vincitore della categoria italiana, proviene da Gagliano del Capo, in provincia di Lecce. La sua opera, Solitary Gardens, è ispirata al lavoro di Elaine Summers, Fantastic Gardens (1964). Il video è diviso in tre parti diverse, attraverso il “giardino”, metafora della ricerca di felicità e perfezione, e che ci conduce attraverso una grande varietà di luoghi famosi nella città di New York che rappresentano un’individualistica e solitaria immagine della condizione umana. Il film è composto da “Human Botanical Garden”, “Un giorno tutto ciò che vedi sarà invisibile” e “Anti-Souvenir”, che ritraggono una realtà instabile che passa dal paradiso terrestre a illusione. Qui, la solitudine dell’Atrio del Giardino d’Inverno, l’artificialità del Prospect Park di Brooklyn, i diorami dei musei scientifici e, infine, il deterioramento degli oggetti dimenticati nella Dead Horse Bay ci portano, nella terminologia di Rilke, “dal mondo visibile” verso qualcosa di senza tempo, interiore e “invisibile”.
Kamyar Bineshtarigh, vincitore della categoria sudafricana, è uno studente della Ruth Prowse School of Art di Città del Capo. Il suo cortometraggio, Shelter è ispirato dall’osservazione dei senzatetto che usano cartelloni per dormire nelle strade di Città del Capo. “Trovavo ironico che i manifesti che raffiguravano le promesse del governo per una vita sostenibile per i poveri, fossero, in effetti, usati dai poveri per un sonno più confortevole sulle strade”, spiega Binestarigh. Chuma, l’attrice nel film, è una compagna di corso alla Ruth Prowse ed era un’artista senzatetto che ha iniziato a disegnare bruciando pezzi di legno per trasformarli in carboncino e disegnare ritratti di altri senzatetto attorno a lei. Chuma ha anche contribuito a sviluppare il concetto del corto in modo che fosse più vicino alla realtà di un senzatetto nelle strade di Città del Capo, e ha introdotto Bineshtarigh ad altri artisti senzatetto, compresi i trombettisti del film.
La proiezione di tutti i video finalisti si svolgerà nuovamente in Italia durante il festival CortoLovere (24-29 settembre 2018).
Sezione italiana:
8’20 “- On Time Travelling, di Ilaria Biotti
SOLITARY GARDENS, di Luca Coclite
MIGRATION, di Gilda Li Rosi
MANI NOSTRE/Talking Hands, di Caterina Pecchioli
ENTRA IN QUESTA FERITA ° il dolore da bruciare è la porta da spalancare, di Michela Tobiolo
Sezione sudafricana:
NOBODY WANA SEE US TOGETHER di Nonkululeko Chabalala
AQUA REGALIA di Faith XLVII
CONCERNING ALCHEMY di Rory Emmett
SALT di Thania Petersen
SHELTER, di Kamyar Bineshtarigh
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