Un’opera che declini il contemporaneo da portare con sé in un bagaglio a mano. E’ questa la scommessa per 5 artiste e una curatrice vincitrici del concorso ARP: una residenza-workshop che mette in discussione e indaga la nozione di contemporaneo.
ARP – Art Residency Project è il programma di residenze artistiche, ideato e realizzato dal Centro Luigi Di Sarro, con l’intento di promuovere anche nel mondo dell’arte una disposizione al dialogo interculturale e al confronto di pratiche e metodi. Per la sua nona edizione ha proposto ancora la formula PACK AND GO, ovvero la scommessa di ideare e creare un’opera che rappresenti la propria idea di contemporaneità e che sia trasportabile facilmente per permetterne la massima mobilità.
Viviamo in anni difficili e anche per gli artisti, soprattutto giovani emergenti, il rallentamento, se non il blocco forzato, dei rapporti sociali creato dalla pandemia covid-19, dalle guerre e dalla crisi economica ha rappresentato e rappresenta un ostacolo. Il programma ARP ha da sempre lavorato promuovendo viaggi formativi, ma con questa formula vuole spingersi oltre e tentare di valicare non solo le frontiere geografiche, ma anche quelle emotive.
Si è pensato che un progetto che partisse dall’analisi dell’idea di contemporaneo offrisse un terreno fertile per tornare a dialogare, confrontarsi, opporsi e condividere.
Le giovani artiste selezionate Samela Balazi, Beatrice Caruso, Cheriese Dilrajh, Anna Martynenko e Mirino Mwandiambira e la curatrice Azzurra Pizzi, provengono da paesi Europei, Balcanici e Africani.
La giuria che le ha selezionate è composta da Alessandra Atti Di Sarro, Simone Ciglia e Carlotta Sylos Calò.
Al workshop Hic et Nunc n.2 intervengono tra gli altri Angelo Capasso, Simone Ciglia, Heidi Erdmann, Carlotta Sylos Calò, Matteo Piccioni e Alessandra Troncone, con la cura di Alessandra Atti Di Sarro.
La giuria composta da Alessandra Atti Di Sarro, Simone Ciglia e Carlotta Sylos Calò ha scelto i giovani vincitori che arriveranno a Roma a fine settembre per partecipare al workshop che indagherà la nozione di contemporaneo. Sfoglia qui i profili dei vincitori.
ARP è il programma di scambi culturali e formativi nell’ambito delle arti visive, ideato e promosso dal Centro di Documentazione della Ricerca Artistica Contemporanea Luigi Di Sarro, con il contributo di MAECI – Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e di Media Aid Onlus e con la collaborazione di Rainbow Media NPO.
Come raccontare due luoghi lontani dopo averne fatto un’intensa esperienza? Quali forme possono assumere? Cosa in loro può essere considerato pieno? Cosa, invece, vuoto? E come queste entità agli antipodi possono dialogare tra di loro?
Queste sono alcune delle domande che ruotano attorno a Le pieghe del vuoto, la mostra di Giulia Fumagalli (Carate Brianza – MI, 1990) in dialogo con Aran Ndimurwanko (Trento, 1991) che dal 19 novembre al 23 dicembre 2022 inaugura presso il Centro Luigi Di Sarro a Roma. Testo critico di Alice Vangelisti.
Si tratta di una selezione eterogenea di lavori frutto della doppia residenza di cui i due artisti hanno fatto esperienza durante la primavera, prima in Cile e poi a Panama. Il risultato è così la loro visione personale e artistica di questi due luoghi, geograficamente vicini, ma completamente agli antipodi. Da un lato, il paesaggio cileno, visivamente aperto per via dell’immensa distesa desertica, che seppur vuota è in grado di innescare continue connessioni. Dall’altro quello panamense, visivamente chiuso per la presenza della giungla impenetrabile, che riempie gli occhi e la mente, sovrappopolandoli di immagini.
Due esperienze completamente opposte, che attivano vicendevolmente sensazioni di pieno e di vuoto, contrapponendoli ma allo stesso tempo facendoli diventare anche uno la conseguenza dell’altro. Così, concentrandosi sulle caratteristiche estrinseche e intrinseche di questi due luoghi, Fumagalli e Ndimurwanko ne danno una loro lettura. Se Fumagalli indaga due elementi naturali – acqua e aria – che si materializzano in installazioni leggere e poetiche in grado di evocare la loro presenza, Ndimurwanko plasma la terra, dando vita a dei lavori carichi di quotidiana ritualità.
La mostra fa parte del progetto CL/PA – the travel di Giulia Fumagalli, realizzato grazie al sostegno dell’Italian Council (X edizione, 2021), programma di promozione internazionale dell’arte italiana della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Un’opera che declini il contemporaneo da portare con sé in un bagaglio a mano. E’ questa la scommessa per 5 artisti e una curatrice vincitori del concorso ARP PACK AND GO. Il programma di residenze del Centro Luigi Di Sarro è rivolto a giovani sotto i 30 anni e si realizza con il contributo Scambi Giovanili del MAECI e di altri partner. Un workshop itinerante tra Roma, Valona e Amsterdam per discutere e indagare la nozione di contemporaneo.
Cosa significa arte contemporanea, e soprattutto quanto e come la definizione di contemporaneo si può adattare al continuo mutare del tempo e della storia? Gli ultimi anni ci hanno posto di fronte alla necessità di riflettere sul ‘qui e ora’, cancellando d’improvviso quel senso di stabilità che era associato all’indicazione di epoca contemporanea, la “nostra” epoca contemporanea, pacificata e progressiva. Insomma la storia ci sta forse ponendo di fronte ad una nuova era? Sarà quindi un futuro sempre più sfuggente il nuovo contem- poraneo? E l’arte come dovrà rispondere a queste novità?
Sono questi i temi sui quali il programma di ARP intende dialogare. Si comincerà a Valona in Albania dove il Consolato Generale d’Italia ospiterà il primo incontro dei vincitori dell’Art Residency Project per un Meet up che si svolgerà il 14 ottobre, in occasione della 18° Giornata del Contemporaneo Amaci-Maeci. A fare gli onori di casa Artan Shabani, gallerista e storico dell’arte, uno dei fondatori della Albanian Gallery of Arts che incontrerà la curatrice Veronica Budini e gli artisti Mpumelelo Buthelezi, Florinda Ciucio, Ama- lia Kuhlmann, Svenia Jarisch e Giampaolo Parrilla, accompagnati da Alessandra Atti Di Sarro, vice presiden- te del Centro Luigi Di Sarro. In mostra i lavori selezionati per il PACK AND GO che usciranno per la prima volta dai bagagli per accendere il dibattito.
Il gruppo poi farà rientro in Italia, a Roma, dove presso il Centro Luigi Di Sarro si svolgerà il workshop: 10 giorni intensi di incontri, lezioni, laboratori e visite a musei e luoghi archeologici per continuare a ricercare quel nesso che lega l’antico al moderno, il passato al futuro e collocare così la propria contemporaneità in una riflessione più ampia. A concludere il percorso della residenza le opere del PACK AND GO, al centro del dialogo durante il workshop, torneranno in mostra per interrogare il pubblico. L’appuntamento con questo secondo Meet up è per il 25 ottobre h. 12-19 al Centro Di Sarro, in Via Paolo Emilio 28.
Il gran finale si terrà ad Amsterdam, dove il gruppo sarà ospitato dall’Istituto Italiano di Cultura, per esplo- rare la città, i suoi musei e la sua storia. Il Meet up con il pubblico e la scena artistica olandese si svolgerà il 29 ottobre h. 11-15 in Keizersgracht 564, 1017 EM.
ARP è un programma di residenze artistiche, ideato e realizzato dal Centro Luigi Di Sarro, con il contributo del Ministero degli Esteri italiano e di altri partner. Per la sua 8° edizione ha promosso la formula PACK AND GO, ovvero la scommessa di ideare e creare un’opera che rappresenti la propria idea di contemporanei- tà e che sia trasportabile in un bagaglio a mano per permetterne la massima mobilità.
Partecipano a sostenere questa edizione il Consolato Generale d’Italia a Valona, l’Istituto Italiano di Cultura ad Amsterdam, Mediaaid Onlus e Rainbow Media NPO.
La giuria del concorso ARP PACK AND GO, che ha selezionato i 6 giovani da Paesi Europei, dei Balcani e dell’Africa Australe, era composta da Alessandra Atti Di Sarro, Simone Ciglia University of Oregon USA e Carlotta Sylos Calo’ Università di Roma Tor Vergata.
Cosa significa arte contemporanea e soprattutto quanto e come la definizione di contemporaneo si può adattare al continuo mutare del tempo e della storia? Gli ultimi anni ci hanno posto di fronte alla necessità di riflettere sul Hic et nunc, cancellando d’improvviso quel senso di stabilità che era associato all’idea di epoca contemporanea, la “nostra” epoca contemporanea, pacificata e progressiva. Insomma la storia ci sta forse ponendo di fronte ad una nuova era? Sarà il futuro quindi il nuovo contemporaneo? E l’Arte come saprà rispondere a queste novità?
Sei un giovane artista che desidera confrontarsi con altri punti di vista? Hai la capacità di creare un’opera che possa viaggiare con te e rappresentare la tua poetica in uno scambio di idee, tecniche e linguaggi?
Partecipa alla CALL per il Talents Exchange PACK AND GO!
Il progetto ARP Talents Exchange PACK AND GO vuole mettere giovani artisti a confronto con la scommessa di ideare e creare un’opera che rappresenti la propria idea di contemporaneità e che sia trasportabile ovunque in modo da permetterne la massima mobilità. L’opera presentata da ciascun partecipante verrà valutata da una giuria che selezionerà così 5 artisti/artiste vincitori. Parallelamente sarà selezionato anche 1 giovane curatore/curatrice che dovrà lavorare in dialogo con gli artisti creando il concept di un evento espositivo.
Il Talents Exchange PACK AND GO sarà quindi l’opportunità di riunire a Roma 6 giovani provenienti da Paesi Europei (UE), dell’area Balcanica e dell’Africa del Sud (SADC).
ARP-Art Residency Project è il programma di scambi culturali e formativi nell’ambito delle arti visive, ideato e promosso dal Centro di Documentazione della Ricerca Artistica Contemporanea Luigi Di Sarro, con il contributo di MAECI – Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e di Media Aid Onlus e con la collaborazione di Rainbow Media NPO.
Cosa offre il programma:
I 6 vincitori del bando saranno coinvolti in una residenza formativa a Roma della durata di 10 giorni nei quali si svolgerà un workshop sul tema “Hic et nunc, il concetto di contemporaneo”, che prevede l’incontro con esperti e studiosi e un percorso di visite e attività presso musei e siti monumentali, al termine del quale si realizzerà l’evento espositivo che permetterà l’incontro e il dialogo con il pubblico nella sede del Centro Di Sarro.
Al termine del progetto, il Centro Di Sarro si occuperà di promuovere la mostra, frutto del Talents Exchange, preparata per il PACK AND GO.
Chi può partecipare:
Possono partecipare alla Call giovani provenienti da Paesi dell’Unione europea EU, dell’area Balcanica e dell’Africa australe SADC, che non abbiano compiuto i 30 anni alla data del presente bando, in possesso di una buona conoscenza della lingua inglese, interessati a compiere un’esperienza di gruppo e disponibili a svolgere le attività previste dal bando nel periodo compreso fra ottobre e dicembre 2022.
(IMPORTANTE: biglietti aerei, alloggio e accessi a musei inclusi nel programma, saranno garantiti dall’organizzazione, cibo e spese personali saranno a carico dei partecipanti. L’alloggio potrà prevedere stanze multiple.)
Come fare domanda per partecipare:
La domanda redatta in lingua inglese va inviata via email entro il 10 agosto 2022, con oggetto ARP 8th Edition CALL, a progetti@centroluigidisarro.it , corredata dei seguenti materiali:
Lettera di motivazione con dichiarazione di disponibilità alla partecipazione nel periodo ottobre-dicembre 2022, pena decadenza (in PDF);
Scheda tecnica e immagini dell’opera proposta che può essere di qualsiasi disciplina artistica, purchè trasportabile in un bagaglio che rispetti le regole di un bagaglio a mano: 55x40x20cm peso max 8kg, no liquidi e materiali infiammabili (in PDF)
Portfolio (in PDF);
CV artista (in WORD) con specifica menzione del livello di conoscenza della lingua inglese;
Copia del passaporto in corso di validità e prova di residenza, se diversa dal paese di nascita;
Certificazione/autocertificazione di vaccinazione COVID19 e accettazione regole richieste per il COVID19, in base alle norme vigenti in Italia e nei paesi di provenienza alla data dello svolgimento del progetto.
In un mondo scandito da tempi veloci, limitazioni e regole imposte dalla società, CL/PA – the travel rappresenta una possibilità di ritorno alle origini, ad un tempo personale e a nuove visioni possibili. Un archivio sul tempo, sulla forma e sui materiali. Una ricerca di confronto e dialogo con personalità artistiche differenti, che ad oggi viene sempre meno.
Il progetto di Giulia Fumagalli, che ha vinto l’Italian Council Edizione 10 – Sviluppo dei Talenti, è costruito in collaborazione con Aran Ndimurwanko, artista trentino la cui pratica è legata alla cultura africana e all’utilizzo di materiali naturali. La necessità di affrontare il percorso in un confronto continuo con un altro artista nasce dalla curiosità di comprendere se pratiche formalmente e concettualmente differenti, inserite nella stessa situazione possano creare uno scambio che vada anche al di là del semplice dialogo.
CL/PA – the travel inizierà a comporsi di immagini, disegni, bozzetti, scritti e opere d’arte durante il percorso: la residenza La Wayaka Desert 26°S (Cile, Deserto di Atacama 5-26 Aprile 2022); l’itinerario in Cile nord (26 Aprile-4Maggio 2022); l’itinerario fra Panama e Panama City (5-9Maggio 2022) e infine la residenza La Wayaka Tropic 08°N (Panama, Arcipelago di Guna Yala 10-31 Maggio 2022) sviluppando una ricerca in dialogo con altri artisti, curatori e collaboratori del programma.
Questo itinerario sarà l’occasione per esplorare nuove prospettive artistiche, per riflettere sulla situazione attuale del mondo, sulla propria posizione nel sistema sociale/relazionale e sulla questione ecologica. Un archivio in divenire, che prenderà forma man mano, con interventi di vario genere, il cui risultato potrebbe concretizzarsi in visioni e opere formalmente distanti o in lavori realizzati addirittura a più mani.
A conclusione del periodo di viaggio tutto il materiale raccolto confluirà in una pubblicazione, prodotta con il sostegno di Spazienne (Garbagnate Milanese), e le opere nate anche successivamente dalla maturazione dell’esperienza fatta saranno esposte in una mostra presso il Centro di documentazione della ricerca artistica contemporanea Luigi Di Sarro (Roma) fra il 15 Novembre e il 15 Dicembre 2022.
Abbiamo seguito le tappe del viaggio, sia qui sul sito che sul nostro IG @arp_art_residency_project, man mano che gli artisti ci hanno inviato aggiornamenti e anticipazioni.
🦙 Desert 23°S – Deserto di Atacama, Cile • Perché sei andata nel deserto? “Ho iniziato a sentire il bisogno di un intervallo temporale che fosse solo mio.Più di tutto avevo bisogno di respirare e il deserto è il luogo perfetto per interrompere lo stato di apnea e iniziare ad ascoltare il proprio corpo. Mi è stato detto che il tempo lo teniamo nel cuore, che i nostri battiti scandiscono un ritmo che dobbiamo imparare a rispettare vivendo, camminando, respirando”.
CL/PA – the travel Atacama Desert
Cosa hai fatto nel deserto? “Ho camminato in lungo e in largo, cercando di percorrerlo in ogni sua direzione possibile, perché solo camminando si riesce ad assaporarne l’essenza. Nel deserto non c’è molto da fare. Quello che si vede sono sabbia e sassi, sabbia e sassi in un susseguirsi di superfici che mutano pattern di continuo.Nel deserto sei solo, ma non sei mai solo per davvero. La Pachamama è ovunque: nei sassi, nella sabbia, nel sale. Un vuoto così pieno che mi ha fatto sentire estremamente bene”.
Cosa hai imparato dal deserto? “Ho imparato a considerare le cose nella loro totalità, apprezzandone la dualità. Come quella notte nel deserto, sdraiata sulla sabbia, in cui mi sono state raccontate le costellazioni Licanantay. Mi hanno parlato non solo di stelle luminose, ma di forme nere i cui contorni sono delineati dalla luce. Un lama, un serpente, una volpe, e tanti altri personaggi disegnano la volta celeste senza illuminarla ed è stata la prima volta in cui mi sono resa conto di non essere mai riuscita a osservare il cielo nella sua complessità.”
Ieri il vernissage, dal 18 al 20 porte aperte al pubblico. Dopo due anni di fermo dovuti alla pandemia da Covid19 il vivacissimo mondo dell’arte contemporanea si ritrova a Cape Town per la fiera più importante e internazionale del Sudafrica.
Alessio Barchitta, Giulia Fumagalli, Salvador Gomez, Grace Mokalapa, Zana Masombuka and Viktoria Nianiou concludono il loro viaggio con Arp-Art Residency Project alla Investec Cape Town Art Fair, co-existence è l’allestimento dei lavori prodotti durante le 6 settimane di residenza fra Cape Town, Granada e Roma.
co-existence è un esperimento di condivisione di vita, identità personale e sociale, spazio e immaginazione.
Esistiamo gli uni accanto agli altri ma spesso senza mai prender coscienza della presenza di altri accanto a noi, senza conoscere né comprendere, muovendoci in uno spazio fatto di oggetti ed emozioni che al di là della nostra coscienza compongono la scenografia della nostra realtà quotidiana.
Co-existence non è la somma degli individui, ma il risultato di questa addizione.
Co-existence significa appunto condividere e riflettere sulla nostra identità in termini di cultura, tradizione, genere, ambiente. Il punto è: come possiamo realizzare una fruttuosa co-esistenza senza disconoscere il bagaglio di eredità e opportunità che proviene dal retroterra e dal percorso di vita di ciascuno?
Questo esperimento si è svolto in tre tappe di viaggio, di incontro e di ricerca: Cape Town, Granada e Roma. (Alessandra Atti Di Sarro – ARP Director)
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