chi siamo

Il Centro in breve
Il “Centro di documentazione della ricerca artistica contemporanea Luigi Di Sarro”, attivo a Roma dal 1981, è un’associazione culturale senza fine di lucro che si occupa di arte e cultura. Il Centro, intitolato all’artista morto tragicamente a Roma il 24 febbraio 1979 – a soli 37 anni – per un fatale equivoco nel clima degli anni di piombo e dell’entrata in vigore della legge Reale, è stato fondato dalla madre Alba Mazzei Di Sarro e dai familiari di Luigi Di Sarro, che lo gestiscono ancora oggi nello spirito con il quale l’artista è sempre vissuto: grande libertà di pensiero e interesse per ogni forma di sperimentazione. Dal 1981 il Centro Luigi Di Sarro lavora per promuovere l’opera dei giovani artisti, attraverso l’attività espositiva e progetti di scambio culturale. Accanto a questo porta avanti l’attività di Centro Studi sull’arte contemporanea, con mostre e pubblicazioni che mirano ad indagare gli ultimi decenni e le novità emergenti ed ha una sezione dedicata all’Archivio Luigi Di Sarro, che conserva le opere lasciate dall’artista e che si occupa di promuoverne la fruizione e lo studio.

La storia del Centro Luigi Di Sarro

Il “Centro di documentazione della ricerca artistica contemporanea Luigi Di Sarro” – associazione culturale senza fini di lucro – nasce a Roma nell’ottobre 1981, nella intenzione statutaria di svolgere un lavoro di libero e aperto rilevamento dell’emergente nella ricerca artistica attuale, con particolare attenzione rispetto alla fascia dei giovani. In particolare, articolando la propria attività in incontri, dibattiti, momenti di informazione e di spettacolo, e in una programmazione espositiva continua nella propria sede romana, ed anche in altre sedi, spesso in collaborazione con istituzioni pubbliche e private in Italia e all’estero.
Il Centro, sorto per ricordare la intensa attività creativa (pittorica, plastica, grafica e fotografica, e di docente nelle Accademie di Belle Arti di Macerata e di Roma) di Luigi Di Sarro – morto tragicamente nel 1979 -, è stato fondato per iniziativa di Alba Mazzei Di Sarro, madre dell’artista, che vi si è dedicata fino alla sua scomparsa (14 settembre 2015). Tra i soci fondatori Enrico Crispolti, che lo ha diretto fino al 1985.
Il Centro, che ha iniziato la sua attività espositiva nella sede di Viale Giulio Cesare 71, costituendo uno dei rari punti di riferimento per la ricerca dei giovani – noto in Italia come uno spazio di dibattito molto seguito e frequentato – lavora tuttora per sollecitare un allargamento continuo del confronto e dell’informazione.

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Il Centro Di Sarro. L’attività a Roma e altrove, a cura di E. Crispolti, VIII Expoarte, Bari 1983

Il Centro Luigi Di Sarro ha proposto ad oggi circa duemila artisti. I fogli DS (fogli-locandina con testo critico ed immagini) hanno documentato i primi 23 anni di attività. Il DS 82 Arte nuova in Italia, l’almanacco annuale a cura e con un testo introduttivo di Enrico Crispolti, “un singolare oggetto editoriale”, frutto di una esperienza di carattere cooperativo e autogestito fra giovani operatori culturali, presentato alla VIII^ Expoarte di Bari, proponeva 36 nomi nuovi dell’arte italiana; il DS 83 Arte nuova in Italia curato da Enrico Crispolti e con testi di Enrico Crispolti, di Massimo Bignardi e Luisa Somaini, presentato nel 1984, proponeva 30 nomi nuovi dell’arte. A queste pubblicazioni si sono aggiunte decine di cataloghi. L’attività del Centro, che è stata puntualmente annunciata e spesso recensita da quotidiani, riviste d’arte e cultura e radiotelevisione, è altresì documentata nei repertori dell’attività espositiva romana del CRDAV-Centro Ricerca e Documentazione Arti Visive del Comune di Roma e nei maggiori archivi d’arte contemporanea (Quadriennale di Roma, ecc.).

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Alessandro Masi, il Sindaco di Francavilla al Mare Roberto Angelucci e Alba Di Sarro mentre riceve il premio, 1990

Il 14 ottobre 1990 nel corso dell’inaugurazione della mostra “Orizzontiverticali” a cura di Alessandro Masi, organizzata dal Centro Di Sarro alla Torre di Ciarrapico (sede del Premio Michetti), il Sindaco di Francavilla al Mare, Roberto Angelucci, donava ad Alba Di Sarro una medaglia con lo stemma della Città di Francavilla. Così recita la motivazione: “In occasione del decennale della nascita del “Centro Di Sarro” alla signora Alba Mazzei Di Sarro, per la continuità e coerenza del Suo lavoro nell’ambito della ricerca artistica contemporanea e per la grande qualità dell’impegno svolto a livello Nazionale ed Internazionale dal “Centro Di Sarro” di Roma, per la promozione e lo sviluppo del dibattito culturale. L’Amministrazione comunale di Francavilla al Mare con stima e riconoscenza”.

Tra i tanti che sono intervenuti al Centro in occasione di mostre, eventi o dibattiti si ricordano: Gino Agnese, Giuseppe Appella, Giulio Carlo Argan, Giuseppe Ayala, Amerigo Bartoli, Florence Baschet, Eugenio Battisti, Betty Bee, Enzo Benedetto, Giovanna Bonasegale, M. Francesca Bonetti, Achille Bonito Oliva, Alberto Boatto, Peter Boom, Silvia Bordini, Gianni Borgna, Palma Bucarelli, Omar Calabrese, Mimmo Calopresti, Adele Cambria, Angelo Capasso, Luciano Caramel, Carlo F. Carli, Nicola Carrino, Pino Casagrande, Gaetano Castelli, Nicola Ciarletta, Innocenzo Cipolletta, Ester Coen, Emanuela Curnis, Tiziana D’Acchille, Alberto D’Ambruoso, Cecilia D’Elia, Raoul M. De Angelis, Giuliana De Crescenzo, Mino Delle Site, Giorgio De Marchis, Giovanna De Sensi, Marco Delogu, Federica Di Castro, Elena Di Raddo, Massimo Duranti, Marta Fattori, Daniela Fonti, Emma Ercoli, Francesca Gallo, Giuseppe Gallo, Stefano Gallo, Emilio Garroni, Giuseppe Gatt, Ludovico Gatto, Vittorio Gelmetti, Antonio Ghirelli, Ugo Gregoretti, Margherita Guccione, Lorenzo Guerrini, Nedda Guidi,  Martin Kunz, Kay Hassan, Anna Imponente, Pietro Ingrao, Maria Lai, Roberto Lambarelli, Philippe Leroy, Paola e Rita Levi Montalcini, Carlo Lizzani, Lucio Lombardo Radice, Mario Lunetta, Simonetta Lux, Valerio Magrelli, Nomusa Makhubu, Nino Manfredi, Mario Marenco, Lea Mattarella, Fabio Mauri, Filiberto Menna, Elio Menzione, Maria Grazia Messina, Corradino Mineo, Marina Miraglia, Elena Molè, Alida Moltedo, Giuliano Montaldo, Pio Monti, Italo Moscati, Franco Nucci, Luigi Ontani, Antonio Padellaro, Antonio Passa, Roberto Peccolo, Mario Perniola, Mario Pieroni e Dora Stiefelmeier, Federica Pirani, Alfredo Pirri, Paola Pitagora, Luigi Prestinenza Puglisi, Annie Ratti, Antonella Renzitti, Massimo Riposati, Angela Rorro, Marco Rossi Lecce,  Giancarlo Santalmassi, Fabio Sargentini, Alessandro Sbordoni, Antonella Sbrilli, Federica Sciarelli, Marinella Senatore, Nicola Siciliani de Cumis, Tonino Sicoli, Carmine Siniscalco, Vincenzo Sparagna, Italo Spinelli, Carmelo Strano, Guido Strazza, Carla Subrizi, Laura Tansini, John Thompson, M.Elisa Tittoni, Simonetta Tozzi, Lorenza Trucchi, Pietro Valsecchi, Carla Vasio, Marcello Venturoli, Francesco Vincitorio, Milena Vukotic, Claudio Zambianchi, Manfred Zylla.

Il 31 maggio 2005 il Centro Luigi Di Sarro inaugura la nuova sede in Via Paolo Emilio 28. Al vernissage della mostra “Luigi Di Sarro: io sono figlio del mondo” Gianni Borgna, allora Assessore alle Politiche Culturali del Comune di Roma, annuncia la scelta del Comune di Roma di intitolare una via cittadina a Luigi Di Sarro (la Via Luigi Di Sarro, inaugurata il 3 febbraio 2006 nel X Municipio, va da Via Mario Broglio a Via Alberto Burri).

In quella occasione vengono anche illustrati i progetti futuri del Centro, che rinasce nei nuovi locali anche come Centro studi sull’arte contemporanea e con una sezione dedicata all’Archivio Luigi Di Sarro. Dal novembre 2005, la rassegna “Cose (quasi) mai viste. Idee, processi e progetti della ricerca artistica italiana degli anni Sessanta e Settanta” a cura di Mario de Candia e Patrizia Ferri (6 appuntamenti: Innocente-Lombardo-Mambor; Patella-Pignotti-Ricciardi; Bignardi-Carrino-Gioli; Angeli-Baruchello-Pisani; Di Sarro-Schifano-Zaza; Accardi-Boetti-Kounellis; documentati nel libro-catalogo Ed. Gangemi 2011), è stata realizzata con il patrocinio ed il sostegno del Comune di Roma, Assessorato alle Politiche Culturali e Sovraintendenza ai Beni Culturali.

Nella nuova sede del Centro è presente l’Archivio Luigi Di Sarro con la biblioteca, costituita dal “fondo Di Sarro” (contenente libri e cataloghi – appartenuti a Luigi Di Sarro, da lui reperiti in Italia e all’estero – d’arte, filosofia, letteratura, teatro, musica ecc. editi prima del marzo 1979) in via di catalogazione. L’archivio è stato consultato per tesi su Di Sarro (tesi di Laurea specialistica, di Master e di Scuola di specializzazione).
Presso il Centro è inoltre possibile consultare (per appuntamento) tutta la documentazione relativa all’attività ultratrentennale di mostre/incontri/dibattiti e tutti i materiali prodotti: fogli-locandina, cartoline-invito, cataloghi, registrazioni, rassegna stampa, foto, video, ecc. che riguardano gli artisti proposti.

A proseguire gli scambi artistici con istituzioni pubbliche e private in Italia e all’estero, dal 2009 è attivo il progetto ARP-Art Residency Project, ideato e promosso dal Centro, che ha coinvolto continuativamente numerosi partners in Sudafrica con progetti di formazione per giovani artisti (di cui il più recente ancora in corso). Fino ad oggi 13 artisti hanno partecipato allo scambio con mostre e residenze tra Roma e Cape Town. Inoltre a Cuba, dove il Centro è stato invitato dall’Ambasciatore italiano a Cuba, Marco Baccin, a partecipare alla Settimana della Cultura Italiana a L’Avana nel 2010 (mostra Bini/Biocca “Un projecto especifico”) e poi nel 2011 (mostra Chevalier/Magni “Visus” con un’esperienza di interazione artistica nel Barrio Cantarrana, in collaborazione con la ONG Cisp-sviluppo dei popoli, e la Tavola rotonda “Arte e trasformazione urbana”).  Tra le attività anche appuntamenti legati all’attualità, tra cui il ciclo “Scatti dell’altro mondo” con una serie di mostre di fotografia, realizzate in collaborazione con Enti pubblici, Media, ONG e Associazioni impegnate per la cooperazione e i diritti civili.