“Brink of the Ocean.Dinanzi all’oceano” Paolo Bini, 15 – 25 ottobre 2013, SMAC Art Gallery, Cape Town, Sud Africa

“Brink of the Ocean.Dinanzi all’oceano” Paolo Bini, 15 – 25 ottobre 2013, SMAC Art Gallery, Cape Town, Sud Africa

Dinanzi all’Oceano / Brink of the Ocean il nuovo progetto artistico di Paolo Bini, è il risultato della residenza a Cape Town per la quale è stato selezionato dal Centro Luigi Di Sarro. Il progetto di scambio di residenza tra Roma e Cape town è nato dalla collaborazione fra Centro Luigi Di Sarro e Smac Art Gallery sotto il patrocinio del Consolato Italiano di Cape Town, con l’intento di dare la possibilità a giovani artisti di realizzare un’esperienza professionale ed umana. Nello spazio espositivo della Provenance Auction House in Vrede Street, Bini presenta la sua prima personale sudafricana che si inserisce anche nel cartellone delle iniziative della XIII Settimana della lingua italiana nel mondo, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana.
Dinanzi all’Oceano / Brink of the Ocean prosegue la sperimentazione di Paolo Bini con la linea ed il colore, ma assorbendo il fascino della geografia unica del paesaggio sudafricano che in questo gruppo di lavori penetra fin dentro l’atto creativo.
Artista profondamente ispirato dalle forme geografiche del territorio così come dai colori e dall’astrazione del paesaggio, Paolo Bini ha riconosciuto come il periodo di residenza abbia avuto “un importante impatto sulla direzione e sulla realizzazione della (sua) pittura”, sottolineando che egli stesso ha potuto notare una trasformazione in ciò che ha prodotto nello studio di Jamieson Street a Cape Town.
In risposta agli stimoli di questo nuovo ambiente, Bini ha cercato di travalicare la sua personale tavolozza di colori e punti di riferimento, partendo dalla convinzione che i colori riflettono direttamente le emozioni, ed ha realizzato nuovi lavori che ha definito “cromatismi emozionali”, citando l’influenza del neo-espressionismo.
Gli effetti e il significato dell’interpretazione dell’ambiente attraverso la sintesi de “la linea” è parte della visione dell’artista che, colpito dall’unicità del paesaggio sudafricano, dalla dolcezza delle valli del vino a Stellenbosch fino alla ruvida asprezza del terreno e delle rocce di Cape Point, ne ha assorbito gli stimoli per poi restituirne una propria trasfigurazione, fluida e trascendente, attraverso la pittura.
Importanti nella sperimentazione di Bini sono anche i materiali utilizzati. Pittura monocromatica e fluorescente applicata su differenti superfici, dalle tele a lunghe strisce di carta su supporti di legno o direttamente a parete. Quando il nastro si copre di pittura acrilica, la carta acquista una nuova dimensione, mettendo in evidenza una “trasformazione” del materiale stesso. L’artista sente che l’utilizzo della carta gli dona una maggiore libertà, quasi fosse un mezzo “poetico, strutturato eppure soffice, capace di accogliere con passione il colore”, che gli ha permesso di creare composizioni astratte che riproducono, nella vivacità cromatica delle linee, paesaggi e immagini che ha incontrato in Sudafrica.
Nato nel 1984 a Battipaglia, Italia, Paolo Bini si diploma presso l’ Accademia di Belle Arti di Napoli. Recenti mostre personali: Kalodiki, Cerruti Arte, Genova, Università di Siena, 2013 e Absence colour, in suspense, Museo di Palazzo Bianco, Genova, 2010. Recenti mostre collettive: Verticalità, Museo-CAMeC, La Spezia, 2013; 54 ° Biennale di Venezia , Padiglione Italia regione Campania, 2011 e XIV Bienal Guadalupana, Guadalupa, Messico. Nel 2010 svolge una residenza artistica presso il GRAD Kultural Center di Belgrado, Serbia a cura di Componibile62 e nello stesso anno ha presentato una mostra per la XIII Settimana della Cultura Italiana a L’Avana, Cuba, a cura del Centro Di Sarro. Nel 2013, Bini ha partecipato al Progetto di residenza artistica fra Italia e Sudafrica promosso dal Centro Di Sarro di Roma e dalla Smac Art Gallery di Cape Town, con il patrocinio del Consolato Italiano a Cape Town, ed ha lavorato per un mese a Città del Capo,  dove ha realizzato la maggior parte delle opere esposte nella mostra Dinanzi all’Oceano / Brink of the Ocean .

 

Dinanzi all’Oceano / Brink of the Ocean il nuovo progetto artistico di Paolo Bini, è il risultato della residenza a Cape Town per la quale è stato selezionato dal Centro Luigi Di Sarro. Il progetto di scambio di residenza tra Roma e Cape town è nato dalla collaborazione fra Centro Luigi Di Sarro e Smac Art Gallery sotto il patrocinio del Consolato Italiano di Cape Town, con l'intento di dare la possibilità a giovani artisti di realizzare un'esperienza professionale ed umana. Nello spazio espositivo della Provenance Auction House in Vrede Street, Bini presenta la sua prima personale sudafricana che si inserisce anche nel cartellone delle iniziative della XIII Settimana della lingua italiana nel mondo, sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana. Dinanzi all’Oceano / Brink of the Ocean prosegue la sperimentazione di Paolo Bini con la linea ed il colore, ma assorbendo il fascino della geografia unica del paesaggio sudafricano che in questo gruppo di lavori penetra fin dentro l'atto creativo. Artista profondamente ispirato dalle forme geografiche del territorio così come dai colori e dall'astrazione del paesaggio, Paolo Bini ha riconosciuto come il periodo di residenza abbia avuto "un importante impatto sulla direzione e sulla realizzazione della (sua) pittura", sottolineando che egli stesso ha potuto notare una trasformazione in ciò che ha prodotto nello studio di Jamieson Street a Cape Town. In risposta agli stimoli di questo nuovo ambiente, Bini ha cercato di travalicare la sua personale tavolozza di colori e punti di riferimento, partendo dalla convinzione che i colori riflettono direttamente le emozioni, ed ha realizzato nuovi lavori che ha definito "cromatismi emozionali", citando l'influenza del neo-espressionismo. Gli effetti e il significato dell'interpretazione dell'ambiente attraverso la sintesi de "la linea" è parte della visione dell'artista che, colpito dall'unicità del paesaggio sudafricano, dalla dolcezza delle valli del vino a Stellenbosch fino alla ruvida asprezza del terreno e delle rocce di Cape Point, ne ha assorbito gli stimoli per poi restituirne una propria trasfigurazione, fluida e trascendente, attraverso la pittura. Importanti nella sperimentazione di Bini sono anche i materiali utilizzati. Pittura monocromatica e fluorescente applicata su differenti superfici, dalle tele a lunghe strisce di carta su supporti di legno o direttamente a parete. Quando il nastro si copre di pittura acrilica, la carta acquista una nuova dimensione, mettendo in evidenza una "trasformazione" del materiale stesso. L'artista sente che l'utilizzo della carta gli dona una maggiore libertà, quasi fosse un mezzo "poetico, strutturato eppure soffice, capace di accogliere con passione il colore", che gli ha permesso di creare composizioni astratte che riproducono, nella vivacità cromatica delle linee, paesaggi e immagini che ha incontrato in Sudafrica.  Nato nel 1984 a Battipaglia, Italia, Paolo Bini si diploma presso l' Accademia di Belle Arti di Napoli. Recenti mostre personali: Kalodiki, Cerruti Arte, Genova, Università di Siena, 2013 e Absence colour, in suspense, Museo di Palazzo Bianco, Genova, 2010. Recenti mostre collettive: Verticalità, Museo-CAMeC, La Spezia, 2013; 54 ° Biennale di Venezia , Padiglione Italia regione Campania, 2011 e XIV Bienal Guadalupana, Guadalupa, Messico. Nel 2010 svolge una residenza artistica presso il GRAD Kultural Center di Belgrado, Serbia a cura di Componibile62 e nello stesso anno ha presentato una mostra per la XIII Settimana della Cultura Italiana a L'Avana, Cuba, a cura del Centro Di Sarro. Nel 2013, Bini ha partecipato al Progetto di residenza artistica fra Italia e Sudafrica promosso dal Centro Di Sarro di Roma e dalla Smac Art Gallery di Cape Town, con il patrocinio del Consolato Italiano a Cape Town, ed ha lavorato per un mese a Città del Capo,  dove ha realizzato la maggior parte delle opere esposte nella mostra Dinanzi all'Oceano / Brink of the Ocean .